Milano-Cortina 2026, per Anac la Fondazione è "organismo pubblico". Già pronto il ricorso al Tar

Per l'Autorità Nazionale Anticorruzione Fondazione Milano Cortina 2026 deve agire ricorrendo ad appalti pubblici. La replica: "Approfondimento atipico e tardivo". SCARICA IL DOCUMENTO

di redazione
Fondazione Milano Cortina
Milano

Milano-Cortina 2026, per Anac è "organismo pubblico". Già pronto il ricorso al Tar

E dunque la Fondazione Milano Cortina 2026 deve essere considerata "organismo di diritto pubblico". Questo ha stabilito l'Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) Un giudizio contenuto in un approfondimento di 14 pagine approvato il 10 dicembre, che è stato inviato alla Fondazione, alla Presidenza del Consiglio, alle Regioni Lombardia e Veneto, alle Province autonome di Trento e Bolzano, ai Comuni di Milano e Cortina d'Ampezzo, al Coni e al Comitato Italiano Paralimpico. E contro il quale la stessa Anac ha già annunciato battaglia legale. Anche perchè in quanto organismo pubblico, dovrebbe operare sul mercato tramite appalti pubblici. Con il rischio di allungare di molti i tempi. E le Olimpiadi ormai alle porte.

FONDAZIONE MILANO CORTINA 2026: SCARICA L'APPROFONDIMENTO DI ANAC

La presa di posizione dell’Anac rappresenta un colpo anche per il Governo, che nel giugno 2024 aveva ribadito, con una norma di "interpretazione autentica", che la Fondazione operava in regime di diritto privato e non era soggetta alle normative pubbliche sugli appalti e sulla trasparenza. Una posizione che si scontra con quanto affermato dall’Anac, secondo cui la Fondazione risponde ai criteri di un organismo pubblico poiché sia gli organi di direzione che quelli di controllo sono interamente nominati da enti pubblici. Inoltre, la Fondazione è economicamente garantita dallo Stato e dagli enti locali, risultando quindi al riparo da ogni rischio d’impresa, nonostante il deficit patrimoniale che nel bilancio più recente segna un rosso di 107 milioni di euro.

L'Anac evidenzia anche che la Fondazione è stata istituita per un interesse pubblico di portata generale e che le sue linee di credito con le banche dipendono proprio dalle garanzie pubbliche. Inoltre, il documento cita una sentenza del Tar Piemonte del 2004, riferita all’organizzatore delle Olimpiadi di Torino 2006, per dimostrare come Milano-Cortina rientri nella casistica degli organismi pubblici.

Fondazione Milano-Cortina: "Atto atipico e tardivo, faremo ricorso"

La risposta della Fondazione non si è fatta attendere. In un comunicato ufficiale, l’ente organizzatore ha dichiarato di aver già dato mandato ai propri legali per impugnare il documento dell’Anac davanti al Tar del Lazio. "L'approfondimento dell'Anac è un atto atipico e tardivo, considerando che lo statuto della Fondazione risale al 2019 e la legge che ne regola le attività è del marzo 2020. Inoltre, contiene un’interpretazione errata e una ricostruzione incompleta", si legge nella nota.

La Fondazione ribadisce di operare in conformità al proprio statuto e alla legislazione vigente, con un modello commerciale volto alla sostenibilità finanziaria e al raggiungimento del pareggio di bilancio. "Continueremo a organizzare i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2026 perseguendo la nostra strategia commerciale globale", conclude la nota.

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