Milano, record di incassi per le multe. I dati dal 2015 al 2024
Incremento del 39% degli incassi delle sanzioni stradali a Milano rispetto all'anno precedente. I più tartassati sono pendolari e visitatori occasionali
Milano, boom di multe nel 2024: incassi record da oltre 204 milioni di euro
Milano si conferma la capitale italiana delle multe. Secondo un’analisi di Facile.it basata sui dati del Siope, il sistema informatico delle operazioni degli enti pubblici, nel 2024 il capoluogo lombardo ha registrato un incremento del 39% negli incassi da sanzioni stradali rispetto all'anno precedente, superando la soglia dei 204 milioni di euro contro i 147 milioni del 2023. Un dato che distanzia nettamente Roma, ferma a 145 milioni, e Firenze, che si attesta a 61 milioni.
Milano gioca un'altra partita: incassi in crescita del 39%
Mentre nel resto d’Italia gli introiti da multe sono cresciuti complessivamente del 10%, toccando quota 1,7 miliardi di euro, Milano ha registrato un'impennata quasi quadruplicata rispetto alla media nazionale. A Roma, ad esempio, l’aumento è stato solo del 5%, mentre Firenze ha visto addirittura una diminuzione del 14%.
Questa tendenza, più che una casualità, appare come il frutto di una strategia consolidata da Palazzo Marino, che punta sempre più sulle sanzioni stradali per rimpinguare le casse comunali. Non è un caso che, nel novembre scorso, l’allora assessore alla Polizia Locale Marco Granelli avesse annunciato in Commissione Bilancio e Sicurezza che per il 2025 sono previsti incassi da multe per 275 milioni di euro, pari a 753mila euro al giorno. Una cifra che potrebbe anche essere ritoccata al rialzo nel corso dell'anno.
Area B, Area C e nuove Ztl: stangata in arrivo
A contribuire a questa crescita esponenziale saranno le nuove misure restrittive sulla viabilità. Tra i provvedimenti più impattanti, attesi nei prossimi mesi, figurano il pagamento dell’Area C anche nel weekend, l'introduzione della Ztl nel Quadrilatero, l'aumento degli incroci sorvegliati dai semafori T-Red. Con queste novità, gli automobilisti possono aspettarsi un ulteriore incremento delle sanzioni, con multe che peseranno sempre di più sui pendolari e sui non residenti.
Multe pro capite: Milano "solo" terza, ma il dato è fuorviante
Se si guarda il rapporto tra incassi e popolazione residente, tuttavia, Milano scivola al terzo posto nella classifica nazionale, con una multa pro capite di 149,10 euro (in crescita rispetto ai 107 euro del 2023). Ma questo dato non riflette pienamente la realtà: secondo quanto emerso dalla commissione comunale, il 54% delle sanzioni viene elevato a targhe di automobilisti non residenti.
Multe: i più colpiti sono gli automobilisti pendolari
Gli automobilisti più colpiti sono pendolari e visitatori occasionali, che spesso si trovano a dover fare i conti con le complesse regolamentazioni del traffico milanese, tra telecamere, restrizioni e divieti in continua espansione. Non a caso, le violazioni più frequenti riguardano l’accesso non autorizzato in Area B e Area C e le soste irregolari, che insieme rappresentano quasi la metà delle multe emesse. Con gli obiettivi di bilancio fissati dal Comune e le nuove restrizioni in arrivo, tutto lascia pensare che Milano continuerà a dominare la classifica degli incassi da multe anche nei prossimi anni. E per gli automobilisti, soprattutto quelli che arrivano da fuori città, la stangata sembra destinata a farsi sempre più pesante.
Multe a Milano: così negli anni scorsi
Negli ultimi anni si sta assistendo ad un aumento progressivo e costante. Questi i dati relativi agli ultimi anni. Nel 2021 il Comune di Milano aveva incassato 102,6 milioni di euro, cresciuti a 151 milioni nel 2022. Quindi una leggera flessione nel 2023, con "soli" 147 milioni incassati. Ora il balzo a 204 milioni nel 2024. Andando più indietro nel tempo, nel 2020 gli incassi erano stati di appena 86,72 milioni di euro. Ma si trattava di un anno decisamente eccezionale, con la pandemia Covid. Per dare un riferimento antecedente, nel 2017 a consuntivo il Comune aveva segnato 160,2 milioni di euro di introiti, con un incremento del 2% rispetto al 2016. Il trend ripresosi dopo la "pausa forzata" causata dal Coronavirus vede dunque ora gli incassi superare anche gli anni precedenti il lockdown.
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