Milano e oltre: spezzare il tetto di cristallo per una nuova rappresentanza

In un sistema che pare incapace da trenta anni di produre cambiamenti, è ancora possibile pensare ad un sostegno dal basso di una nuova generazione di candidati indipendenti dalle partitocrazie. Il commento

di Mauro Vaiani
Milano

Milano e oltre: spezzare il tetto di cristallo per una nuova rappresentanza

Milano, centrosinistra, civismo, nuove rappresentanze politiche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali: su Affaritaliani.it prosegue il dibattito avviato da Piervito Antoniazzi di Demos e che ha già visto partecipare Massimo Ferlini, Associazione Remade in Italy, e Anna Catasta, Centro Studi Caldara. Oggi interviene Mauro Vaiani, segretario di Autonomie e Ambiente (rete italiana referente di Alleanza Libera Europea).

Non solo a Milano, non solo nelle città, ma in tutti i territori, migliaia di amministratori locali civici e indipendenti dalle attuali dominanti piramidi politiche, stanno rumoreggiando perché sentono di avere sopra la testa un tetto invisibile che impedisce loro di portare nelle istituzioni delle grandi Regioni, della Repubblica e dell’Unione Europea le loro istanze concrete.

Essi sono ispirati da un civismo naturalmente autonomista e riformista, ostile ai guasti del centralismo e a ogni concentrazione di potere.

Molti di loro sono arrivati a sacrificarsi nell’impegno amministrativo pubblico a partire dalla loro esperienza cristiana (usiamo il termine “sacrificarsi”, perché l’impegno amministrativo negli enti locali è diventata ormai una missione ingrata e pericolosa). Non pochi di essi si stanno parlando nella “Rete di Trieste”, formatasi a seguito della Settimana sociale dei cattolici italiani dello scorso luglio 2024.

Poiché la politica per essi, come disse Don Lorenzo Milani, è “sortirne insieme”, vorremmo metterli in guardia: fondare uno o più nuovi partiti verticali, che finirebbero per essere più o meno come quelli esistenti, sarebbe miope “avarizia”. Per questo interveniamo volentieri nel dibattito avviato dall’amico Pier Vito Antoniazzi (Demos) su Affaritaliani.it Milano. 

Un sistema politico che da trenta anni non produce cambiamenti

Siamo da ormai trent’anni in un sistema politico incapace di produrre cambiamenti. La stragrande maggioranza delle persone che sono state cooptate dalle segreterie dei grandi partiti (e dei poteri economici e mediatici) nelle istituzioni superiori, non potendo più contribuire a sistemare il Paese, hanno finito per accontentarsi di sistemare se stesse.

Non sono in vista riforme elettorali che restituiscano agli elettori il potere di scegliere i propri rappresentanti, che creino condizioni di maggiore pluralismo, che garantiscano condizioni di parità a candidature nuove e indipendenti, che facilitino una maggiore circolazione delle elite. E nessuno ha in tasca ricette miracolose per riportare le persone al voto.

Sostenere dal basso una nuova generazione di candidati è ancora possibile

Eppure ci sono persone, gruppi, movimenti, in tutti i territori, che condividono antichi ideali di solidarietà e sussidiarietà; che credono nelle autonomie personali, sociali, territoriali; che hanno valori cristiano-sociali, o che sono eredi di un socialismo umanitario e libertario; che vogliono davvero una società meno inquinata e meno malata, più semplice e più accogliente, soprattutto per una cittadinanza anziana come mai è stata prima; che hanno rifiutato sia il populismo che la tecnocrazia (Salvini e Draghi hanno entrambi fallito, infatti siamo governati dall’unica donna politica che rimase all’opposizione sia del primo che del secondo).

In vista delle prossime scadenze elettorali, queste realtà dovranno mettersi in rete fra di loro nel modo più orizzontale possibile. Anche se si è privi di leader visibili nella presente “mediacrazia”, è ancora possibile sostenere dal basso una nuova generazione di candidati più giovani, più donne, ma soprattutto persone meno conformiste, più indipendenti dalle partitocrazie, più competenti e più coraggiose.
A questo noi possiamo contribuire, come Autonomie e Ambiente, rete di movimenti politici territoriali che rappresenta in Italia la più antica tradizione europea di autonomismo e confederalismo politico.

di Mauro Vaiani, segretario nazionale di "Autonomie e Ambiente"

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