Milano: il Pm chiede oltre 20 condanne per saluti romani durante il corteo per Sergio Ramelli
Chieste condanne per oltre 20 militanti di estrema destra accusati di "manifestazione fascista" al corteo del 2019. Il processo, influenzato dalle recenti indicazioni della Cassazione, si concluderà a novembre
Milano: il Pm chiede oltre 20 condanne per saluti romani durante il corteo per Sergio Ramelli
Il processo per il corteo del 29 aprile 2019 a Milano, in memoria di Sergio Ramelli, continua a far discutere. Il Pm Enrico Pavone ha chiesto condanne per oltre 20 militanti di estrema destra, con pene comprese tra i 2 e i 4 mesi. Gli imputati, appartenenti a movimenti come Lealtà Azione, Forza Nuova e Casapound, sono accusati di aver violato la legge Scelba partecipando a una "manifestazione fascista", rispondendo al "presente" e facendo saluti romani durante l'evento. Solo un'imputata rischia l'assoluzione per aver violato le prescrizioni di pubblica sicurezza riguardo al percorso non autorizzato del corteo, che avrebbe dovuto restare statico. Il processo coinvolge anche l'Anpi come parte civile, con il legale Federico Sinicato.
La Cassazione e la valutazione del rischio di riorganizzazione fascista
La Cassazione, lo scorso aprile, ha stabilito che per configurare il reato di "manifestazione fascista", occorre valutare se vi sia un concreto pericolo di riorganizzazione del partito fascista. Questo processo milanese, già preceduto da altre condanne in procedimenti abbreviati, si basa sulle indicazioni della Suprema Corte. Tra i vari procedimenti legali svolti negli anni per i cortei dell'estrema destra in memoria di Ramelli, le decisioni hanno spesso oscillato, ma questo nuovo caso potrebbe segnare un importante precedente giuridico. La sentenza definitiva è attesa per il 28 novembre, dopo le ultime repliche.