Milano, il timore della comunità ebraica: "A un passo dalla caccia all'ebreo"
Milano, il timore della comunità ebraica: "A un passo dalla caccia all'ebreo"
"Siamo a un passo dalla caccia all'ebreo e da atti di aperta violenza nei confronti di istituzioni ebraiche religiose e non e dei loro rappresentanti". L'allarme arriva da una nota di Walker Meghnagi, presidente della comunita' ebraica di Milano, in relazione ai manifesti apparsi sabato pomeriggio a Milano durante una manifestazione propal. "Quanto messo in piazza dai manifestanti propal e' di una gravita' eccezionale - considera -. Questo purtroppo a dimostrazione di come oramai non ci sia piu' alcun limite che possa considerarsi insuperabile nella sua inaccettabilita'. Si e' creata una spirale di cieco odio antisemita e appelli genocidi ormai equiparabili a quelli di matrice nazi-fascista degli anni '30 e '40 dello scorso secolo". L'appellativo 'Agente sionista' sabato stato ripetuto sui cartelli che raffiguravano i volti, tra gli altri, di Liliana Segre e Guido Crosetto.
Ilan Boni, vicepresidente della Comunita' ebraica di Milano, aggiunge che i cartelli di sabato "potrebbero essere interpretati da alcuni malintenzionati per compiere degli attentati". "Quello che e' successo e' terribile - prosegue -. Condivido il pensiero del mio presidente Walker Meghnagi quando afferma di temere il ritorno di una 'caccia all'ebreo'. Io sono nato in Italia, e' la prima volta che vivo questa situazione penosa, lui e' nato in Libia, capisco la sua angoscia non nel vivere ma nel rivivere quella situazione".
Anche da sinistra la presa di distanze dal corteo di sabato
Inevitabile la presa di distanze anche da parte di chi in merito al conflitto in Medio Oriente sostiene le ragioni del popolo palestinese. "Suscitano profondo disgusto e grave preoccupazione i cartelli antisemiti contro Liliana Segre comparsi durante la manifestazione pro Palestina di a Milano. L'antisemitismo, fenomeno la cui crescita e' indubbia e inquietante, e' sempre e ovunque una forma di barbarie". A dirlo e' Dario Parrini, vicepresidente Pd della commissione Affari costituzionali al Senato. "Il sacrosanto sostegno al diritto del popolo palestinese alla pace e a uno Stato che viva sicuro e libero accanto allo Stato d'Israele - riprende - non puo' avere niente a che fare con simili atteggiamenti, che denotano in chi li pone in essere un elevato grado di incivilta' e di squallore morale".
"Dare dell''agente sionista' a Liliana Segre e' assolutamente inaccettabile. Io ho sostenuto e continuero' a sostenere la causa della Palestina libera e in pace e i sacrosanti diritti del suo popolo, ma emarginiamo gli idioti". Lo afferma Carlo Monguzzi, consigliere comunale di Milano dei Verdi.
La Procura apre una inchiesta, Chef Rubio denunciato dalla Digos
La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta sui cartelli antisemiti apparsi nel corteo di sabato a Milano. In essi Liliana Segre e altre cinque persone venivano definiti "agenti sionisti". Dopo aver ricevuto l'informativa della Digos, nelle prossime ore sara' formalizzata l'ipotesi di reato di 'propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa'. I nomi indicati dagli investigatori sono due. Uno e' quello di chef Rubio che non era al corteo ma lo stesso giorno, parlando a un incontro organizzato dai Carc, ha detto: "Se c'e' qualcuno che non dorme la notte ed e' in grado di selezionare dei muri dove sa che all'interno di quelle case abitano degli agenti sionisti: 3,80 euro di bomboletta e comincia a scrivere".
Il timore di azioni eclatanti in vista del 7 ottobre: innalzate le misure di sicurezza
I riflettori ora vanno verso il 7 ottobre, con il timore di azioni eclatanti. Gli apparati di sicurezza, rifierisce Ansa, tanno ulteriormente innalzando le misure di protezione sui 205 siti sensibili presenti sul territorio italiano: luoghi di culto, scuole, sedi diplomatiche e di compagnie aree, esercizi commerciali.