Milano, la protesta dei giornalai: armi al posto dei giornali. FOTO

L'Associazione italiana Giornalismo costruttivo chiede una informazione meno sensazionalistica con una installazione in una edicola milanese

Milano
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Milano, la protesta dei giornalai: armi al posto dei giornali

"Chiediamo più rispetto per i lettori in un mondo in cui l'informazione sta diventando, sempre più, una potenziale arma". E' il messaggio lanciato dall'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo che ieri ha realizzato un'istallazione nell'edicola di corso San Gottardo all'angolo con via Beracchi dove, al posto dei consueti quotidiani e periodici, i lettori hanno trovato le raffigurazioni di fucili d'assalto, pistole e munizionamenti vari. L'iniziativa di sensibilizzazione per "un giornalismo delle soluzioni al posto di quello della paura' invita ad aderire alla petizione lanciata su Change.org e indirizzata 'al Presidente del Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti, al Presidente della Federazione Italiana Editori Giornali, alla Presidente e al nuovo ad della RAI, a tutti gli editori e ai direttori delle emittenti radio-televisive di innovare il loro approccio alle notizie. Che sia meno drammatico, più equilibrato e più rappresentativo della realtà. In altre parole, più costruttivo".


 

"Mass media prima causa di ansia e depressione"

Per l'associazione, che cita gli studi dell'Associazione europea per il disturbo da attacchi di panico, "i mass-media sono infatti la prima causa di ansia e depressione. Ogni giorno, siamo però bombardati da storie che preferiscono parlare alla pancia, senza passare per la razionalità. Da racconti che, cavalcando la paura, possono indurre in ciascuno di noi un senso di insicurezza, paura, ansia e preoccupazione". Al momento la petizione online ha raccolto un centinaio di firme e diverse sono le reazioni che si leggono sulla pagina Facebook della social street del quartiere Ticinese: per alcuni utenti il messaggio lanciato è 'un poco inquietante'.