Milano, lo sharing ha raggiunto il suo limite? I numeri
Il sindaco Sala illustra la situazione dello sharing, che rappresenta il 4% della mobilità a Milano: "Difficile immaginare un ulteriore sviluppo"
Milano, lo sharing ha raggiunto il suo limite? I numeri
Milano e lo sharing: fine di una love story? Forse no, ma i numeri snocciolati dal sindaco Beppe Sala nella sua diretta Instagram di oggi inducono delle riflessioni. "Ad oggi lo sharing rappresenta il 4% della mobilità a Milano" ed è difficile immaginarne uno "sviluppo ulteriore". E' "un quadro fatto di prospettive ma anche di difficoltà. Non è un servizio pubblico, ma sono attività commerciali autorizzate dal pubblico". Si tratta però di "un servizio che ormai ha una sua storia a Milano e che è ritenuto essenziale da molti cittadini". Tra auto, motorini, biciclette e monopattini "abbiamo circa 20.500 veicoli (3.430 vetture di car sharing, 5.430 biciclette con servizio a stallo, 8.000 biciclette free floating, 1.700 scooter elettrici e 2.000 monopattini)", pari a "146 mezzi ogni 10.000 abitanti. Non è un numero per niente basso a livello europeo", ha detto Sala, evidenziando che anche il 4%, ovvero la percentuale dello sharing sulla mobilità milanese, "non è molto, ma è una quota superiore alla maggior parte delle città europee. Dieci anni fa era il 2%, quindi va a crescere. Il problema è che gli operatori devono far quadrare i conti e quindi non è semplicissimo uno sviluppo ulteriore".
Sharing, numeri in calo a Milano
Dai dati emerge infatti che i mezzi in sharing non vengono utilizzati molto: "Il car sharing - ha riferito Sala - è quello che più sconta i danni derivanti dalla pandemia: a oggi conta 9.320 noleggi giornalieri, il singolo veicolo viene utilizzato per circa 112 minuti al giorno, comprese soste al giorno, per una media di 2,57 noleggi al giorno". Per quanto riguarda il bike sharing, "sebbene sia in netta ripresa e stia tornando a livelli pre-pandemia, bisogna dire che ogni bicicletta viene utilizzata per 1,02 noleggi al giorno e per soli 11 minuti. Per lo scooter sharing 14 minuti di utilizzo al giorno con 2,59 noleggi per mezzo e con una distanza media percorsa di cinque chilometri. I monopattini in sharing, infine, contano 9.053 noleggi medi giornalieri con una durata media di noleggio di 16 minuti".
Sala: "Monopattini, siamo a un bivio"
Quindi un focus sui monopattini: "A Milano c'è stata una riduzione del numero dei monopattini in sharing in città, sono 2mila quelli disponibili . Siamo a un bivio e dobbiamo decidere cosa fare" su questi mezzi. I motivi della riduzione sono tre. Il primo è che il Comune fa dei bandi dove pone ai gestori dei vincoli per accedere e quando non li rispettano le licenze possono essere sospese. Il secondo motivo è che gli operatori non hanno messo in campo gli accordi presi, come ad esempio la fornitura di caschi. Infine alcuni gestori che hanno vinto le gare poi non hanno messo tutti i mezzi in strada per cui avevano vinto la gara.
Sala: "No a un referendum sui monopattini"
"Anche noi - ha spiegato Sala - non abbiamo spinto per la diffusione dei monopattini. Siamo consapevoli che sono visti da alcuni cittadini in modo non così positivo ma noi bilanciare, da un lato i rischi legati al servizio, e il fatto che sono dei mezzi ecologici. L'obiettivo è quello di togliere traffico e ridurre lo smog e anche questi mezzi possono fare la loro parte". Sala non è d'accordo sul fatto di indire un referendum come ha fatto Parigi. "Non stiamo facendo altre gare a far crescere il servizio. Noi siamo prudenti ma crediamo che possa essere un servizio per la città, un mezzo utile", ha concluso.
Piscina (Lega): "Da Sala silenzio sulle problematiche causate dagli operatori dello sharing"
Ha commentato Samuele Piscina, segretario provinciale della Lega: “Da parte di un Sindaco, il soggetto demandato ad amministrare la città, ci saremmo aspettati soluzioni concrete alle problematiche causate anche dagli operatori privati convenzionati. Giusto per riassumere, abbiamo tutti ben presente le numerose biciclette e monopattini lasciati abbandonati in mezzo alle strade e ai marciapiedi o costantemente rubati e gettati nei navigli. Chi vive la città conosce bene la malagestione di mezzi, anche elettrici veloci, messi a disposizione senza che alcuna regola venga rispettata e fatta rispettare dalla Polizia Locale, competente in materia e costola del Comune. Il Ministro Salvini, con il nuovo Codice della Strada, sta mettendo una pezza su molti temi, ma anche l’Amministrazione comunale deve cominciare a fare la sua parte”.
Lega: "Sharing, numeri in costante calo"
“Per anni la sinistra ha osannato lo sharing come unica soluzione possibile di mobilità in città, con lo scopo di far sparire il mezzo privato dalle strade. I dati però danno questa formula in costante e netto calo (...) È evidente che anche il noleggio sia una formula sicuramente positiva se affiancata alle altre opzioni di mobilità e soprattutto regolarizzata e controllata, ma di sicuro non è la soluzione a ogni male e non potrà sostituire interamente il mezzo privato”.
Piscina: "La sinistra faccia mea culpa sulla mobilità milanese"
“Il Sindaco, nel suo discorso, cita peraltro il piano parcheggi, mai realizzato nonostante le promesse da campagna elettorale, e i mezzi pubblici, tanto bistrattati al punto che il costante aumento del prezzo dei titoli di viaggio, il taglio delle linee e delle corse hanno portato i milanesi a usare sempre di più l’automobile, con un aumento del 5% di circolazione delle 4 ruote nel 2023. È giunto il momento anche per la sinistra milanese di fare mea culpa e rivedere la politica sulla mobilità milanese”, conclude Piscina. “Servono mezzi pubblici più efficienti, nuove tratte ATM, nuove metropolitane e nuovi parcheggi. Sala e la sinistra, invece di pensare solo agli operatori privati, omincino a offrire servizi decenti ai milanesi”.