Milano, Majorino a Sala: “Non contrapponiamo civici e politici. Presto per fare nomi”

Pierfrancesco Majorino (Pd) commenta ad Affaritaliani.it Milano le dichiarazioni di Beppe Sala: “Sbagliato contrapporre candidati politici e della società società civile. Calabresi? Figura stimabile ma presto fare nomi”

di Stefano Marrone
Milano

Milano, Majorino a Sala: “Non contrapponiamo civici e politici. Presto per fare nomi”. L'intervista

Beppe Sala ha aperto le grandi manovre alla sua successione a sindaco di Milano. “È un po’ presto per fare i nomi dei candidati del 2027” dichiara Pierfrancesco Majorino, intervistato da Affaritaliani.it. Il Consigliere regionale in Lombardia del Pd, già europarlamentare e a lungo Consigliere Comunale e Assessore di Milano, nonché candidato del centrosinistra alle Regionali in Lombardia dello scorso anno, ritiene sbagliato mettere in contrapposizione potenziali candidati in quota ai partiti con quelli espressione della società civile. Ci penseranno le primarie, per il momento non si sbilancia sui nomi delle candidature – neanche sulla propria. L’intervista. 

Majorino, come commenta la dichiarazione di Sala sul possibile prossimo sindaco di Milano?

Per prima cosa mi permetta di dire che il nostro obiettivo, come Partito democratico, è pensare a cosa fare per supportare e consigliare l’amministrazione comunale, che sta facendo un ottimo lavoro sui tanti fronti in cui è impegnata. Sala e la sua giunta stanno facendo un buon lavoro, in condizioni spesso difficili anche per le scelte allucinanti della Regione su casa e trasporti. Detto ciò, credo che sia presto per iniziare a fare nomi per il candidato sindaco del 2027. 

Come individuerete il prossimo candidato sindaco del centrosinistra? 

Il momento opportuno per iniziare a parlarne seriamente penso che sarà tra un anno, così da non arrivare in affanno all’appuntamento. Sono fermamente convinto che le primarie siano un grande valore aggiunto, un’occasione da non sprecare. 

Punterete su un candidato politico o espressione della società civile?

Senza entrare nel merito, eviterei qualsiasi contrapposizione tra politici e società civile. Ci sono autorevoli figure della società civile, così come ne abbiamo tante tra le fila del Partito Democratico. E mi sembra che il Segretario Provinciale, Alessandro Capelli, stia intessendo rapporti molto forti nella coalizione, per costruire un progetto forte per la città. Un lavoro che sostengo in pieno. 

Oggi Sala ha fatto il nome di Mario Calabresi. Un esponente della società civile che potrebbe avvalorare le primarie di Milano?

Calabresi è una persona bellissima e una figura stimabile. Ma davvero ora non penso si debba parlare di nomi.

Limitiamoci a farne uno: Pierfrancesco Majorino. Subito dopo le Regionali 2023, proprio ad Affaritaliani.it, lei dichiarò: “Candidato a Milano 2027? Il mio dovere è fare opposizione cocciuta in Regione". Conferma di non volersi candidare?

Applico la regola sul non fare nomi alla lettera: non farò un’eccezione nemmeno per me stesso. Sarebbe profondamente scorretto nei confronti dell’enorme potenzialità che abbiamo a Milano. Veniamo da un grande risultato nella città di Milano alle Regionali dell’anno scorso e abbiamo vinto le Europee quest’anno. Con orgoglio e senza boria dobbiamo partire dalla convinzione che siamo i favoriti.

A Milano sarà possibile proporre quel Campo Largo che a livello nazionale scricchiola?

Guardiamo a un’ampiezza della coalizione che non può essere rappresentata dal solo Partito Democratico, ma deve essere quanto più larga possibile. In questo momento, in giunta con Sala abbiamo già al governo della città il Terzo Polo, i Verdi, i civici. Personalmente, credo che l’alleanza debba aprirsi ulteriormente, guardando anche oltre. Non penso solo alle forze politiche alternative alla destra a livello nazionale, ma pure a comitati, associazioni e soggetti della società civile. 

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