Milano, la proposta di Marcora (FdI): "In Piazza d'Armi case a prezzi convenzionati per i dipendenti pubblici"

Riflettori accesi sulla rigenerazione dell'area della Caserma Santa Barbara. L'assessore Tancredi freddo. Marcora: "Case a prezzi sostenibili, è vera emergenza. Questa è un'occasione incredibile da cogliere per il Comune". L'intervista

di redazione
Il progetto di Invimit per Piazza d'Armi a Milano
Milano

Milano, la proposta di Marcora (FdI): "In Piazza d'Armi case a prezzi convenzionati per i dipendenti pubblici"

"A Milano la necessità di case a prezzi sostenibili è una vera emergenza, mi sorprende che l'assessore Giancarlo Tancredi non condivida questa prospettiva". Il consigliere di Fratelli d'Italia Enrico Marcora riaccede i riflettori su Piazza d'Armi, una vasta area di 42 ettari collocata tra San Siro, l'ospedale San Carlo, il Parco delle Cave e il Parco di Trenno. Attorno a questa area, dopo la dismissione della Caserma Santa Barbara, sta per essere finalizzata la convenzione-quadro tra il Comune di Milano e Invimit SGR, controllata al 100% del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Un progetto definitivo non c'è ancora, dunque, ma è noto che tra gli elementi qualificanti ci saranno un parco di notevoli dimensioni e nuove abitazioni. Il punto d'equilibrio deve essere individuato, ma una recente seduta della Commissione Rigenerazione Urbana è stata interamente dedicata al dossier, come riportato da Milano Today. Ed è in tale contesto che le proposte avanzate da Marcora si sono scontrate con una ricezione tiepida da parte dell'assessore.

Marcora: "Piazza d'Armi, abitazioni a prezzi convenzionati per i dipendenti pubblici"

Cosa propone Marcora? Interpellato da Affaritaliani.it Milano, spiega: "Si tratta di un'area importante e per questo ho sollecitato il dibattito in commissione. La proposta che ho lanciato - e che ha indispettito Tancredi - è di destinare l'area edificabile alla realizzazione di abitazioni per dipendenti pubblici, a prezzi convenzionati. Lavoratori del Comune ma anche agenti di polizia municipale, e dipendenti di società come Atm o Sea. Una quota potrebbe essere prevista per dipendenti statali, di enti come l'Inps, o per il comparto delle forze dell'ordine nel suo complesso. Considerando la vicinanza con l'ospedale San Carlo, alcuni alloggi potrebbero essere riservati anche al personale sanitario. Insomma, sarebbe solo questione di scegliere da dove iniziare". L'obiezione che l'area è di proprietà non comunale ma gestita da Invimit non appare vincolante, perchè, come emerso in Commissione, sarebbe lo stesso ad di Invimit Stefano Scalera a vedere di buon'occhio una soluzione del genere: "E poi - aggiunge Marcora - il Comune di Milano ha un'arma straordinaria che è la pianificazione urbanistica, tramite la quale è possibile dare indicazioni sulle scelte da adottare. C'è la possibilità di dare una grande risposta al comparto pubblico su un fronte in cui c'è grande necessità a Milano".

"Tancredi contrario? Ne risponda politicamente Beppe Sala"

L'assessore Tancredi ha valutato come "non idonea" l'idea di un "quartiere dei dipendenti pubblici", sottolineando la necessità di  dare risposte nel suo complesso e menzionando il piano-casa da 10mila appartamenti a prezzo calmierato avviato dall'Amministrazione Sala. Circa 500 alloggi di housing sociale sorgeranno proprio in Piazza d'Armi. Marcora su questo replica: "Tancredi non è stato eletto dai cittadini. Quindi chi deve rispondere politicamente di questa posizione è il sindaco Beppe Sala: ci dica se secondo lui non servono case a prezzi calmierati. E per quanto riguarda l'assessore, da tecnico dovrebbe guardare al disastro delle pratiche urbanistiche e dimettersi". Il consigliere conclude: "Questa è una occasione incredibile da cogliere per il Comune di Milano. Non si deve pensare a possibili tornaconti ma alla possibilità di risolvere un problema grande".

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