Milano, ospedale Buzzi: realtà virtuale al posto dell'anestesia per i bambini
Ha avuto esito positivo il progetto Tommi, sperimentato dal reparto pediatrico dell'ospedale Buzzi di Milano
Milano, ospedale Buzzi: realtà virtuale al posto dell'anestesia per i bambini
Ha avuto esito positivo il progetto Tommi, sperimentato dal reparto pediatrico dell'ospedale Buzzi di Milano, che ambisce a far ridurre l'uso di farmaci e sedativi nei bambini ospedalizzati distraendoli con l'uso della realtà virtuale.
Valentino Megale: "Realtà virtuale ha moltissime applicazioni in ambito clinico"
"Tanti studi dimostrano che la Realta' virtuale e' in grado di stimolare in profondita' l'attenzione di chi la sta utilizzando, una capacita' che offre moltissime applicazioni in ambito clinico", ha detto all'Ansa, Valentino Megale, cofondatore di Softcare, la startup che ha sviluppato Tommi e una delle ospiti della sesta edizione di 'Fare impresa in Italia' organizzato alla Lumsa di Roma. Essere immersi in una realta' digitale, attraverso appositi caschetti, si sta dimostrando utilissimo ad esempio nei percorsi di riabilitazione e di recupero cognitivo oppure nel trattamento dei disturbi alimentari attraverso una sorta di ricalibrazione della percezione che si ha del proprio corpo.
Megale: "Obiettivo evitare sedazione profonda"
"La nostra idea e' stata quella di capire come utilizzare questa tecnologia come alternativa alla somministrazione di farmaci e sedativi in ambito pediatrico", ha detto Megale. Da quest'idea e' nato Tommi, un progetto che ha concluso una prima sperimentazione su una decina di bambini ospedalizzati al Buzzi e ora si prepara ad allargarsi a una decina di strutture in tutta Italia. Obiettivo di Tommi e' stato evitare la sedazione profonda, prassi ad oggi obbligata, durante interventi di accesso vascolare, operazioni lunghe e dolorose necessarie per l'inserimento di una sorta di sondino utile poi per il vero e proprio intervento e le terapie successive.
Megale: "Un gioco immersivo, una sorta di distrazione"
Usando la Realta' virtuale di Tommi si e' riusciti nella gran parte dei casi a eliminare la sedazione dei pazienti, eliminando cosi' i rischi e allo stesso tempo riducendo le incombenze sul personale sanitario. "Un gioco immersivo che funziona come una sorta di distrazione - ha concluso Megale - dovuta in realta' alla capacita' delle realta' virtuale di ridurre la percezione del dolore, che confidiamo possa in futuro aiutare a ridurre piu' in generale l'uso di farmaci e sedativi e migliorare la vita dei pazienti eliminando gli effetti collaterali".