Milano, Pd: su Bardelli avremmo fatto scelte diverse

PRC: la destra con una mossa del cavallo si è seduta a capotavola

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Sala e Bardelli
Milano

Sala: rispetto Pd ma Pd rispetti le mie scelte da sindaco 

"Io rispetto i partiti e in particolare il Pd qualunque cosa decida di fare e chiedo rispetto per le mie scelte". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando le critiche del Pd, da parte di alcuni consiglieri, alla nomina di Guido Bardelli, avvocato ed ex presidente di Compagnia delle opere, come assessore alla Casa del Comune. "Io ho scelto in base a due concetti, il primo è la competenza, il secondo è l'etica. Chiunque conosca Bardelli sa che è molto competente in una materia che è sufficientemente tecnica e lo è diventata ancora di più, anche le indagini della Procura aggiungono complessità - ha aggiunto il primo cittadino -. E dal punto di vista dell'etica chiunque a Milano sa che è una persona indiscutibile dal punto di vista etico". "Io posso capire che qualcuno non sia d'accordo, però i principi che governano le relazioni politiche sono molto chiari, il sindaco sceglie gli assessori e di fatto questo è un atto fiduciario, i partiti fanno una cosa diversa, esprimono o meno la loro fiducia nei confronti del sindaco", ha aggiunto. Il conflitto di interessi che paventa qualcuno poi secondo Sala "non è possibile, perché lui cederà tutte le sue quote quindi lo escludo radicalmente". "Non volevo in un momento in cui bisogna accelerare sul tema della casa e con un ruolo così delicato qualcuno con poca esperienza", ha concluso.

Milano, Pd: su Bardelli avremmo fatto scelte diverse

"Prendiamo atto della scelta di nominare GuidoBardelli come assessore alla casa, scelta che sta nelle prerogative del Sindaco" ma "pensiamo che il centrosinistra sia una grande alleanza collettiva sociale e, non nascondendo che avremmo fatto scelte diverse, lavoreremo per essere sempre piu' determinati nella costruzione dell'indirizzo politico della citta' sulla base dei nostri valori". Cosi' Alessandro Capelli, segretario PD Milano Metropolitana, a proposito della nomina del nuovo assessore alla casa Guido Bardelli al posto del dem Pierfrancesco Maran che dovrebbe andare a Bruxelles. "Il tema dell'abitare e del diritto alla casa - ha aggiunto - per noi sono cruciali e ci confronteremo con la decisione del Sindaco a partire dalle scelte concrete che saranno prese, consapevoli che le elezioni consegnano al PD il ruolo di primo partito della citta'". Capelli ha poi ricordato che "la scelta dell'assessore si colloca nel contesto di un piu' ampio riassetto che vedra' il capogruppo del PD Filippo Barberis come capo di Gabinetto del Sindaco. A Filippo va il nostro ringraziamento per il lavoro di questi anni, sapendo che ora lavorera' al servizio della citta' in un ruolo strategico sia per la politica che per l'amministrazione".

PRC: la destra con una mossa del cavallo si è seduta a capotavola

"La destra con una mossa del cavallo, si è seduta a capotavola già prima delle future elezioni del 2027. Non se ne andrà facilmente. Non bastano più solo le proteste. Occorre la convergenza delle migliori intelligenze critiche della città tecniche, professionali, culturali, sociali e politiche, per prospettare un futuro che contenda il potere alla destra economica che si sta divorando Milano". E' l'appello lanciato da Matteo Prencipe, segretario della federazione di Milano di Rifondazione comunista di fronte alla "nomina a sorpresa ad assessore alla casa, senza neanche presentarlo al Consiglio Comunale, di Guido BARDELLI, già Presidente della Compagnia delle Opere e uomo della destra sociale". Secondo Prencipe "il titolare del famoso studio legale amministrativista Ammlex, a cui si rivolgono tutti i principali operatori edilizi per le consulenze urbanistiche strategiche, nonché i relativi contenziosi apertisi con le inchieste della Procura milanese" rappresenta la discesa in campo di "chi comanda veramente in città" che "di fronte ai rischi miliardari che le inchieste della Procura hanno prodotto, ha bisogno di fatti e interviene in prima persona, Sala non basta più" e- aggiunge Prencipe- "non può più nascondersi dietro la retorica dei calzini arcobaleno".