Milano, Sala: "Querela a Barbacetto a difesa dei nostri dipendenti"

L'ordine dei giornalisti della Lombardia critica la decisione di Sala di fare causa a Barbacetto per un post critico in merito alle inchieste sull'urbanistica

Redazione
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Milano, Sala: "Querela a Barbacetto a difesa dei nostri dipendenti"

L'ordine dei giornalisti della Lombardia ha preso una dura posizione nei confronti del sindaco di Milano Beppe Sala e della sua Giunta per la causa civile con risarcimento danni intentata dal Comune neii confronti di Gianni Barbacetto. Il giornalista aveva pubblicato un post piuttosto dopo dopo l'apertura dell'inchiesta sull'urbanistica che ha investito Palazzo Marino che aveva portato alla reazione di Palazzo Marino.

Sala: "Non si può dare dei presunti ladri a dei funzionari senza conseguenze"

Oggi Sala, come riferisce Ansa, ha chiarito che si è trattato di una  "decisione della giunta" presa "a tutela prima di tutto dei dipendenti del Comune di Milano". "Non è che uno può dare dei presunti ladri a dei funzionari amministrativi - osserva - e pensare che non succeda nulla".  "Capisco che faccia comodo dare una lettura politica" della querela "ma noi nella discussione di giunta abbiamo sottolineato il fatto che era nostra responsabilità difendere i funzionari e i dirigenti del Comune - ha aggiunto Sala -, a cui è stato dato dei presunti ladri, e questo non va bene".

L'ordine dei giornalisti lombardo: "Querela strumento odioso se giunge dal settore pubblico"

Secondo l'odg, "querele per diffamazione, per quanto legittime sono uno strumento odioso quando proposte dal settore pubblico; e ancora più odiosa è la richiesta civile di danni, uno strumento abnorme introdotto per via giurisprudenziale nel nostro ordinamento". "A disposizione della Pubblica amministrazione c'è, nei casi in cui si temano davvero abusi del diritto di informare e del dovere di farlo correttamente, il Consiglio di disciplina territoriale, che lavora a pieno ritmo e ha soltanto bisogno, per poter davvero essere efficace, di un quadro giuridico che permetta la piena pubblicità delle proprie decisioni - conclude l'Ordine dei giornalisti della Lombardia -. Su questo tema ci piacerebbe che le pubbliche amministrazioni e il mondo politico della Lombardia si impegnino al nostro fianco, così come sul problema delle querele e citazioni temerarie".