Milano, Scalpelli: "Il voto ha premiato i riformisti"
“Milano è una città illuminista e moderata: se due colazioni competono con persone credibili e la competizione si fa al centro allora è contendibile"
Scalpelli: “Milano è una città illuminista. Il voto ha premiato i riformisti"
“In una condizione difficile, visto il proliferare di liste in alcuni casi sovrapponibili, come la nostra e quella di Beppe Sala, aver ottenuto due eletti, Lisa Noja e Giulia Pastorella e il 4% dei consensi ci permette di dare inizio a un progetto di federazione delle forze riformiste in Italia, rivolgendoci a un centro moderato anche nel centrodestra, di sicuro però non a quello incarnato da personaggi come Meloni e Salvini”. Così Sergio Scalpelli ad Affaritaliani.it Milano, ex assessore della giunta Albertini e ideologo del movimento riformista meneghino commenta i risultati delle Amministrative dove la sua lista I Riformisti – Lavoriamo per Milano, in appoggio a Beppe Sala, ha conquistato il 4,01% e 18.049 consensi e l’elezione in Consiglio di Lisa Noja con 1680 preferenze e Giulia Pastorella con 1582.
“Il voto è stato di enorme soddisfazione. Ho sempre pensato che Milano fosse una città contendibile, tranne nel 2001 quando Albertini venne riconfermato con un enorme successo, come in questo caso Sala. Vent’anni fa era il centrosinistra ad essere desintonizzato rispetto ai cittadini, oggi lo è il centrodestra”.
Scalpelli, giornalista ed ex manager, torna sulle peculiarità del capoluogo lombardo e sulla sua anima moderata.
“Milano è una città illuminista e moderata: se due colazioni competono con persone credibili e la competizione si fa al centro allora è contendibile. Il fatto che il centrodestra si sia spostato a destra con figure impresentabili, si vede nel risultato del voto. A livello di coalizione, la parte del leone l’ha fatta il Pd che a Milano ha sempre avuto un profilo riformista, accelerato con Renzi e poi mantenuto”.