Milano, verso una stretta anti-movida: limiti a bevande e dehors

Quindici zone sotto i riflettori. La Lega non ci sta: "Con queste limitazioni si favoriscono i minimarket"

Redazione
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Milano, verso una stretta anti-movida: limiti a bevande e dehors

Verso una stretta anti movida in quindici di zone di Milano in vista della primavera e dell'estate. E' l'ipotesi illustrata giovedì in commissione consiliare dall'assessore alla sicurezza Marco Granelli, Con limitazioni alla vendita da asporto e all'apertura dei dehor, da fine aprile a fine ottobre.. Dove? Le zone individuate sono Isola, Sarpi, Nolo, Piero della Francesca, Via Padova, Lazzaretto, Via Melzo, Arco della Pace, corso Como, Garibaldi, Ventidue Marzo, Porta Ticinese, Navigli-Darsena, Bligny-Sabotino e Porta Romana.

Lega: "Così si favoriscono i minimarket"

Ferma opposizione della Lega con Samuele Piscina che identifica la stretta anti movida come un provvedimento punitivo per gli esercizi e non per i minimarket. "Nella proposta avanzata oggi dalla Giunta di sinistra troviamo il divieto di asporto dalle 00.00 alle 06.00 per tutti i giorni della settimana senza alcuna distinzione tra alcolici e non, il divieto di utilizzo dei dehors nei giorni feriali dalle 00.30 alle 06.00 e nei giorni festivi dalle 01.30 alle 06.00 e il divieto di commercio in forma itinerante su area pubblica e somministrazione di alimenti e bevande dalle ore 20.00 alle 06.00. Insomma, si tratta di un regolamento che non solo colpisce solo e unicamente gli esercizi di somministrazione, ma favorisce nettamente i minimarket ai quali gli utenti si rivolgeranno per acquistare gli alcolici".

Sala: "Movida, spero in una discussione senza carattere politico"

"Il vero problema è che nel mio ruolo devo ascoltare un po' tutta la cittadinanza, c'è chi deve lavorare e chi vuole fare il suo commercio. Abbiamo tanti residenti che si lamentano perché vogliono riposare - ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala a margine dell'evento 'Milano Smart' - . È naturale che su una cosa del genere non possiamo essere tutti d'accordo". "Noi stiamo cercando di fare qualcosa però - ha aggiunto - perché è evidente che una fascia significativa della popolazione si lamenta dell'eccessivo rumore. La discussione è aperta, francamente mi auguro che sia una discussione che non abbia carattere politico, quindi non mi scuote che una parte della maggioranza non sia a favore". "Cercheremo di ascoltare tutti. Spero che si ragioni con il buonsenso e non con il posizionamento politico - ha concluso -, perché è una questione per cui non lo capirei".