"Molestie sessuali, in 30 secondi la hostess poteva dire no": ci sarà un nuovo processo

La Cassazione dispone un nuovo processo d'appello per l'ex sindacalista assolto a giugno a Milano. Secondo i giudici la hostess vittima avrebbe avuto il tempo per "dileguarsi"

di redazione
Milano

"Molestie sessuali, in 30 secondi la hostess poteva dire no": ci sarà un nuovo processo

Il procuratore generale della Cassazione ha richiesto un nuovo processo d’appello per l’ex sindacalista accusato di violenza sessuale su una hostess, Barbara D'Astolto, assolto lo scorso giugno a Milano. La richiesta è stata avanzata questa mattina durante l’udienza davanti ai giudici della terza sezione penale della Suprema Corte.  E la terza sezione penale della Cassazione ha accolto la richiesta annullando  la sentenza di assoluzione disponendo un nuovo processo davanti alla Corte d'Appello di Milano.  A presentare ricorso contro la sentenza d'Appello dello scorso giugno erano stati la procura generale di Milano e la parte civile.

La sentenza di assoluzione aveva suscitato forti polemiche, in quanto la Corte d’Appello di Milano aveva ritenuto che la condotta dell'imputato “non ha senz’altro vanificato ogni possibile reazione della parte offesa”, sostenendo che l’episodio si fosse protratto per un lasso di tempo di “20-30 secondi”, un intervallo che, secondo i giudici, avrebbe consentito alla vittima di “potersi dileguare”.

La hostess: "Spero i giudici ribaltino la sentenza"

"Ascoltare in aula il suo avvocato mi ha provocato un misto di indignazione, rabbia e tanto sconforto. Non so quale sarà la decisione della Cassazione ma spero che i supremi giudici abbiano il coraggio di ribaltare queste due sentenze di assoluzione che io reputo indegne". Lo ha detto la ex Hostess uscendo dalla Cassazione al termine dell'udienza del processo. "Se i supremi giudici dovessero confermare le sentenze - ha aggiunto, come riferisce Ansa - vuol dire che non solo io, ma tutte le donne lavoratrici sono veramente in pericolo e che chiunque è autorizzato a mettere le mani addosso a una donna".

L'uomo era stato già assolto in primo grado. I fatti risalgono al 2018 quando l'hostess si era rivolta al sindacalista per una vertenza e durante l'incontro sarebbe avvenuta la violenza.

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