Monguzzi e Corbani, oppositori della maggioranza e problema costante per Sala

Il sindaco di Milano sotto attacco dagli oppositori della maggioranza, fra i nodi il verde e lo stadio San Siro, ma spesso è questione di personalismi

di Fabio Massa
Beppe Sala
Milano
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C'è una questione di personalismi. A Milano è così. Ed è un problema grave perché più che le idee possono le beghe personali, le quali però hanno un solo difetto: peccano di mancanza di profondità. Però hanno la persistenza che solo le tigne possono avere: bastoni tra le ruote che inceppano, rallentano, infastidiscono. Granelli negli ingranaggi delle macchine della politica che già sono complessi e inclini a un movimento lento, lentissimo. Guardiamo la questione dello stadio di San Siro. Il comitato per salvare San Siro, che poi si traduce nel cacciar via le squadre lontano da Milano, verso Sesto San Giovanni, per lasciare un immobile che costa 20 milioni l'anno come un enorme cero (per carità di patria non usiamo immagini tafazziane) in mano al sindaco, è guidato da uno come Luigi Corbani che ha conti ancora aperti con il primo cittadino Sala e con personalità rilevanti dell'amministrazione. Ora, Corbani impedisce lo stadio? No, fortunatamente non ha questo potere, però si associa allo strepitio che causa confusione, e la confusione è nemica della trasparenza.

Ancora, la questione interna ai Verdi. Carlo Monguzzi, uno che siede su poltrone elettive da quando la maggior parte degli altri andava alle scuole elementari, e dunque è espertissimo, continua a sparare a palle incatenate contro i suoi stessi esponenti verdi in giunta e il suo stesso sindaco, che della giunta è il capo, nonché esponente principale del suo partito. Perché? In molti motivano la vicenda con un personalismo: avrebbe voluto fare l'assessore e non lo ha fatto. Questo ha generato quella che qualche maligno definisce "la rivolta del pile" (l'indumento preferito da Monguzzi). La vicenda di Monguzzi è emblematica perché essendo al vertice della commissione più importante di tutte, frutto dell'accorpamento della commissione ambiente e della commissione trasporti, può proseguire la sua guerriglia a tempo indefinito. Tra personalismi e questioni vere, direi che il sindaco ha da gestire un bel po' di situazioni.

fabio.massa@affaritaliani.it