Nessuna attenuante per Alessia Pifferi: "Figlia lasciata a morire per regalarsi un weekend"

Le motivazioni con le quali i giudici di Milano hanno condannato all'ergastolo Alessia Pifferi: "Ha scelto un lungo fine settimana con il compagno"

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Alessia Pifferi
Milano

Nessuna attenuante per Alessia Pifferi: "Figlia lasciata a morire per regalarsi un weekend"

Alessia Pifferi non merita le attenuanti generiche "tenuto conto dell'elevatissima gravita' non solo giuridica ma anche umana e sociale del reato e del futile motivo che lo animava, ossia quello di ricercare e vivere dei propri spazi di autonomia rispetto al prioritario diritto/dovere di accudimento della propria figlia". Lo scrivono i giudici della Corte d'Assise di Milano nelle motivazioni alla condanna all'ergastolo per la  madre ritenuta colpevole di avere abbandonato per cinque giorni e mezzo la piccola Diana di diciotto mesi facendola cosi' morire di stenti.

"Diana lasciata sola con la consapevolezza del rischio di morire di stenti e disidratazione"

Le viene invece riconosciuta l'aggravante dei futili motivi considerando che "la determinazione criminosa e' stata indotta da uno stimolo esterno di tale levita', banalita' e sproporzione rispetto alla gravita' del reato da apparire, secondo il comune modo di sentire assolutamente insufficiente a provocare l'azione criminosa". "Non v'e' dubbio - insistono i giudici - che lasciare Diana da sola, con la consapevolezza del rischio di morire di stenti e disidratazione, per regalarsi un proprio spazio di autonomia, nella specie un lungo fine settimana col compagno, non puo' che inverare la circostanza aggravante dei futili motivi".