Niguarda miglior ospedale d’Italia: primo nella classifica di Newsweek
Il prestigioso riconoscimento internazionale premia la struttura pubblica milanese, che scala la classifica mondiale. Rome (Lega): "Chi critica la sanità lombarda legga questi dati"
Niguarda miglior ospedale d’Italia: primo nella classifica di Newsweek
L'Ospedale Niguarda di Milano è stato riconosciuto come il miglior ospedale d'Italia e uno dei migliori al mondo nella classifica "World’s Best Hospitals", stilata dalla rivista americana Newsweek. L’analisi, che ha preso in esame oltre 2.400 ospedali di 30 Paesi, colloca Niguarda al primo posto assoluto in Italia, superando anche le strutture private. Un riconoscimento che premia l’eccellenza della sanità pubblica e l’impegno costante dell’ospedale milanese.
Niguarda, un balzo nella classifica mondiale
A livello globale, l’Ospedale Niguarda si è posizionato al 37esimo posto, scalando ben 15 posizioni rispetto all’anno precedente. Secondo quanto riportato dall’ospedale in una nota ufficiale, solo 13 ospedali italiani figurano nella top 250 mondiale. La classifica tiene conto di diversi fattori, tra cui livelli di cura, qualità della ricerca e capacità di attrarre professionisti sanitari. Il punteggio complessivo si basa su un sondaggio online che coinvolge esperti medici e su dati pubblici relativi alla soddisfazione dei pazienti post-ricovero.
Niguarda eccellenza in 12 specialità
Il primato di Niguarda trova conferma anche nel rapporto "World’s Best Specialized Hospitals 2025", pubblicato lo scorso settembre. Lo studio ha evidenziato le performance dell’ospedale in tutte le 12 specialità esaminate, con risultati di rilievo in diverse aree: Ginecologia e Ostetricia: 19ª posizione mondiale, 2ª in Italia, Gastroenterologia: 49ª nel mondo, 4ª in Italia, Oncologia: 45ª nel mondo, 5ª in Italia, Neurochirurgia: 57ª nel mondo, 2ª in Italia, Neurologia: 73ª nel mondo, 4ª in Italia, Cardiologia: 66ª nel mondo, 6ª in Italia, Cardiochirurgia: 81ª nel mondo, 7ª in Italia
Un risultato che certifica il ruolo dell’ospedale come punto di riferimento per la sanità italiana e internazionale.
Il direttore Zoli: "Un traguardo che ci rende orgogliosi"
A commentare il prestigioso riconoscimento è Alberto Zoli, direttore generale dell’Ospedale Niguarda: "Il raggiungimento di questo traguardo corona un obiettivo che mi è stato affidato pubblicamente dall'assessore al Welfare Guido Bertolaso esattamente un anno fa. Conferma non solo la qualità dei nostri servizi, ma rappresenta anche un motivo di orgoglio per il servizio sanitario italiano. La nostra posizione di assoluto rilievo nella classifica globale sottolinea il costante impegno nella ricerca, nell'insegnamento, nell'innovazione e nella cura dei pazienti. È anche un riconoscimento al valore della squadra dei professionisti di Niguarda, che si conferma ancora una volta un punto di riferimento per la sanità internazionale".
Fontana e Bertolaso: "Orgoglio della sanità lombarda"
Soddisfazione anche da parte del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso, che hanno sottolineato il primato della sanità lombarda: "L’Ospedale Niguarda è un vero orgoglio per la sanità lombarda e italiana, soprattutto perché si tratta di una struttura pubblica. Tra i primi nove ospedali italiani nella classifica, cinque sono lombardi, di cui tre pubblici e due privati accreditati".
I cinque ospedali lombardi presenti nella top 9 italiana della classifica di Newsweek sono: Niguarda di Milano, San Raffaele, Istituto Clinico Humanitas, Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Policlinico San Matteo di Pavia
Un risultato che, secondo Fontana e Bertolaso, dimostra la solidità e l’eccellenza del sistema sanitario lombardo, spesso al centro di polemiche politiche.
Romeo (Lega) punge: "Chi critica la sanità lombarda studi le classifiche"
Anche Massimiliano Romeo, segretario regionale della Lega, è intervenuto nel dibattito, rispondendo alle critiche mosse dal Partito Democratico alla sanità lombarda: "Chi critica la sanità in Lombardia, come fanno l’onorevole Roggiani e il PD lombardo, dovrebbe almeno studiarsi con attenzione le classifiche internazionali che certificano l’eccellenza del nostro sistema sanitario. Il Niguarda è 37esimo nella classifica mondiale dei migliori ospedali, e il 22,8% dei pazienti italiani che si curano fuori dalla loro regione sceglie strutture ospedaliere lombarde. Questo è un dato significativo che non può essere ignorato".
Majorino (Pd): "Ma per il ministero della Salute la sanità lombarda non è neanche da Europa League"
Il capogruppo del Pd lombardo Pierfrancesco Majorino ha replicato, non tanto a Romeo quanto a Bertolaso: “Capisco l'imbarazzo dell'assessore Bertolaso, che ci sta mettendo molta generosità, ma la classifica del ministero della Salute dice che la sanità lombarda oggi non è nemmeno da Europa League. Il che è un grosso problema, innanzitutto per i cittadini lombardi che in alcuni territori, specie nelle aree interne e più lontane dai grandi centri, sono totalmente lasciati a se stessi e che ovunque devono misurarsi col problema delle liste d'attesa. Invece che far finta di non vedere i dati emersi dalla classifica ministeriale Bertolaso e Fontana si interroghino sul perché le cose non funzionano. Perché se è vero che ci sono straordinari ospedali e bravissimi professionisti purtroppo le difficoltà crescono e sono perfino fotografate dalle analisi del Governo. La perdita di posizioni di un sistema regionale che ha molti più mezzi e risorse di altri indica un clamoroso fallimento di chi lo gestisce”.
Bertolaso: "Confermata l'eccellenza delle nostre strutture"
"L'eccellenza delle nostre strutture viene confermata anche da osservatori internazionali neutrali e indipendenti". E' quanto sostenuto in una nota da Bertolaso, evidenziando come tra gli ospedali italiani menzionati nella classifica 'World's Best Hospitals' di Newsweek, tra le 7 'strutture specialistiche', ci siano 3 realtà lombarde: il Centro Cardiologico Monzino, l'Istituto Europeo di Oncologia e l'Istituto Nazionale dei Tumori. "Anche questo dato - aggiunge l'assessore - conferma come per noi contino i fatti concreti, non polemiche pretestuose o artefatte. E per comprendere ciò che dico, è sufficiente pensare a tutti i pazienti che da ogni parte del mondo e da tutta Italia vengono in Lombardia scegliendo i migliori centri del nostro Paese. Non è un caso - conclude Bertolaso - che la nostra regione sia quella con la maggiore mobilità attiva". Nella classifica regionale dei Lea, monitorati dal ministero, peraltro la Lombardia è tra le Regioni che nel 2023 ha registrato un punteggio superiore a 60, cioè la soglia di sufficienza in tutte le macro-aree relative agli adempimenti dei livelli essenziali di assistenza. Come spiegato dal monitoraggio del Comitato permanente dei Lea, in totale sono 24 gli indicatori presi in esame, di cui 6 afferenti all'area Prevenzione, su cui la Lombardia ha totalizzato 95 punti, 10 indicatori sono per l'area Distrettuale, su cui la Lombardia ha 76 punti, e 8 indicatori sono per l'area Ospedaliera, su cui la Regione ha 86 punti.
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