Olimpiadi e Fondazione, Il Riesame non chiarisce. Salva Milano, un sollievo?
Corruzione tra privati o in un ente pubblico? Il pronunciamento del Riesame sulla Fondazione Milano-Cortina non scioglie il nodo. Intanto, sul "Salva Milano"...
Olimpiadi e Fondazione, Il Riesame non chiarisce
MILANO-CORTINA/ C'era grande attesa presso la Fondazione Milano Cortina della sentenza del tribunale del riesame su Massimiliano Zuco. Di fatto, il tema centrale è se la Fondazione sia pubblica o privata. Pubblica, come sostiene la Procura, e dunque i reati contestati sarebbero di corruzione. Privata, come sostiene la Fondazione, e dunque i reati contestati sarebbero di corruzione tra privati. Una cosa ben diversa, assai più light. Il problema è solo marginalmente giudiziario (marginalmente tranne che per gli indagati: Vincenzo Novari e altri). Il problema è proprio sull'essenza della Fondazione: se privata, allora potrà andare avanti nel proprio operato, evitando l'incubo di non riuscire a portare a termine le Olimpiadi. Se pubblica dovrà iniziare a fare gare su praticamente qualunque cosa, con ricorsi eccetera che metterebbe enormemente a rischio la manifestazione.
Fondazione Milano-Cortina pubblica o privata? Il Riesame (per ora) non si pronuncia
Ma, come riferisce Ansa da fonti giudiziarie, i giudici non hanno oggi affrontato il tema della natura pubblica, sostenuta dai pm, o privata, indicata pure in un recente decreto del governo e sostenuta dalla difesa. Sono stati confermati i sequestri probatori, eseguiti dalla Gdf nelle perquisizioni del 21 maggio, a carico di Zuco, di fatto così respingendo il ricorso della sua difesa.
Il Riesame ha sì preso atto del dato normativo del decreto del governo dello scorso giugno sulla natura privata della Fondazione, ma non ha ritenuto rilevante sciogliere il nodo pubblico-privato in questa fase cautelare. E non ha nemmeno ritenuto di dover sollevare, sempre in questa fase cautelare, una questione di legittimità costituzionale sul decreto governativo.
Salva Milano, sospiro di sollievo?
URBANISTICA/ Gli uccellini dicono, a Roma, che l'emendamento salva Milano è slittato non perché la presidente della Commissione Ambiente si è lamentata di non averlo ricevuto in tempo e dunque non l'ha calendarizzato, ma perché i costruttori di Milano avevano individuato alcune falle, e dunque Forza Italia ha deciso di tirare il freno a mano: risultato finale è che nessun emendamento è stato presentato, lasciando la situazione ancora in bilico. Il problema non è risolto, ma non è detto che non si troverà una soluzione appena dopo le vacanze estive.