Omicidio Del Gaudio, i giudici: "Marito accusato, doppio errore dei Ris"

Secondo i giudici di Brescia che hanno assolto Antonio Tizzani dall'accusa di aver ucciso la moglie Gianna Del Gaudio, i Ris commisero due errori

Gianna Del Gaudio
Milano

Omicidio Del Gaudio, i giudici: "Marito accusato, doppio errore dei Ris"

I Ris di Parma hanno effettuato un prelievo del dna dell'imputato sull'arma del delitto "doppiamente viziato" durante le indagini sull'omicidio della professoressa Gianna Del Gaudio per il quale e' stato assolto in primo grado e in appello il marito Antonio Tizzani. Le motivazioni alla sentenza pronunciata dalla Corte d'Assise di Brescia appaiono severe sull'operato del carabinieri. Il prelievo del dna sul cutter da cui poi emerse il profilo di Tizzani, si legge nelle settanta pagine visionate dall'AGI al verdetto dell'ottobre scorso, "e' viziato essendo stato eseguito per le vie brevi senza avvertire il consulente della difesa e con riferimento al rispetto delle regole di protocollo essendo stato operato in violazione delle linee guida che imponevano che esso avvenisse prima dell'estrazione salivare".

 

Omicidio Del Gaudio, i giudici: "Violati i protocolli con rischio di contaminazione"

Il che e' sufficiente per renderlo nullo considerando anche che "questa violazione dei protocolli ha comportato chiaramente il rischio che il Dna del Tizzani potesse trasferirsi sul reperto per contaminazione avvenuta in laboratorio". Ma anche se non fosse stato nullo, spiega la Corte che ha esaminato il caso del delitto avvenuto nella villetta di Seriate la notte tra il 26 e il 27 agosto del 2016 nella villetta dei coniugi, e' un dato che non avrebbe influito sull'assoluzione. "A fronte delle numerose risultanze probatorie che orientano per confermare l'assoluzione dell'imputato, questo dato genetico, per le gravi criticita' che hanno accompagnato il giudizio sull'attendibilita' e genuinita' di esso, non sarebbe comunque in grado di mettere in crisi la mole di elementi che, nel complesso, contrastano, oltre ogni ragionevole dubbio, l'ipotesi che Tizani abbia commesso l'omicidio con dolo d'impeto o con premeditazione". Il pm Laura Cocucci aveva chiesto l'ergastolo.

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