Delitto di Garlasco, il legale di Sempio: "Sta male". Domani test del dna

L'avvocato di Sempio: "Sta male". I legali di Alberto Stasi, condannato per la morte di Chiara Poggi: "Ha quasi scontato la pena. Revisione? Non sull'onda mediatica"

di redazione

Andrea Sempio e Chiara Poggi

Milano

Delitto di Garlasco, il legale di Sempio: "Sta male". Domani test del dna

Andrea Sempio, nuovamente indagato dalla Procura di Pavia per l'omicidio di Chiara Poggi, "sta male". Lo riferisce il suo legale Massimo Lovati, che come riferisce Ansa non ha ancora avuto modo di incontrare il suo assistito, dopo la diffusione della notizia. "Lo vedrò domani", ha detto, spiegando che alle 10 è stato fissato l'esame del Dna nella sede della scientifica dei carabinieri a Milano. "Non può fare nulla, deve sottoporsi. Io lo accompagnerò".  Sempio, impiegato in un negozio di telefonia, si è messo in ferie dopo aver saputo di essere indagato: "Deve vendere telefoni al pubblico - spiega il legale -, non se la sentiva di incontrare delle persone".

Omicidio di Garlasco, Stasi: "Fiducia nella verità e nella giustizia per Chiara"

Alberto Stasi dal canto suo ha "fiducia che sia fatta piena luce, fiducia nella verità e nella giustizia, soprattutto per Chiara". A dichiararlo è l'avvocata Giada Bocellari, legale del 41enne condannato a 16 anni per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi nel 2007, dopo la riapertura delle indagini a Pavia su Andrea Sempio. "Alberto è molto razionale – ha aggiunto Bocellari – ha ormai quasi scontato la sua pena, ma resta fiducioso che sia fatta giustizia, perché si è sempre dichiarato estraneo ai fatti".

Revisione di condanna? I legali di Stasi: "Non sull'onda mediatica"

La difesa di Stasi sta valutando la possibilità di presentare a Brescia una richiesta di revisione della condanna, ma solo dopo aver analizzato gli sviluppi dell'inchiesta su Sempio e aver avuto accesso agli atti, attualmente coperti dal segreto istruttorio. Lo ha spiegato la stessa Bocellari, che assiste Stasi insieme all’avvocato Antonio De Renzis.  "Al momento noi non faremo un'istanza di revisione del processo sull'onda mediatica, non abbiamo fretta di fare cose eclatanti, non si tratta ormai di tirare fuori qualcuno di galera, perché Alberto la pena l'ha già praticamente scontata".  L'istanza di revisione, spiega Bocellari, "la faremo prima o poi", quando "avremo gli esiti della consulenza dei pm" di Pavia sulle tracce genetiche, che sarebbero riconducibili ad Andrea Sempio, ma "ora attendiamo" le nuove indagini. L'avvocato chiede ai media di essere "garantisti con Sempio, cosa non fatta con Stasi".

"A questo punto sono passati tanti anni, Stasi è praticamente al fine pena e noi attendiamo la prosecuzione dell'inchiesta, perché allo stato noi non abbiamo accesso agli atti dei pm di Pavia e attendiamo anche la consulenza della Procura, che ovviamente ci interessa". Una volta che sarà depositata la consulenza dei pm, anche alla luce dei prelievi genetici previsti per domani su Sempio, "chiaramente prima o poi faremo l'istanza di revisione".

LEGGI ANCHE: GARLASCO, ARCE E TUTTI GLI ALTRI GRANDI CASI ITALIANI DI CRONACA IRRISOLTI

Stasi, la condanna termina nel 2028. Ecco cosa fa oggi

All’epoca del delitto, Stasi aveva 24 anni. Chiara Poggi venne uccisa il 13 agosto 2007 nella sua abitazione di Garlasco, dove viveva con la famiglia. Quella mattina era sola in casa, poiché i genitori si trovavano in vacanza. Dopo due assoluzioni, nel 2009 e nel 2011, la Cassazione annullò i verdetti e nel 2015 Stasi venne definitivamente condannato a 16 anni di reclusione, pena ridotta di un terzo per il rito abbreviato.

La sua pena dovrebbe terminare nel 2030, ma grazie alla buona condotta e allo scomputo di 45 giorni ogni sei mesi, la scarcerazione potrebbe avvenire già nel 2028. Inoltre, già quest’anno Stasi potrebbe richiedere l’affidamento in prova. Oggi 41enne, Stasi lavora come contabile in un'azienda, uscendo ogni giorno dal carcere di Bollate dove fa ritorno la sera.  Nel 2018 ha raggiunto un accordo in sede civile per un risarcimento di 700mila euro. Si è impegnato a dare alla famiglia Poggi una quota mensile del suo stipendio, con un minimo di 9mila euro l'anno.

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DELLA SEZIONE MILANO

 

Tags:
alberto stasichiara poggigarlascoomicidio