Piazza Fontana, Sala: "Storia di dolore ma anche resurrezione". VIDEO
Il 12 dicembre il 52esimo anniversario di piazza Fontana. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala: "Storia di dolore ma di resurrezione per la città"
Piazza Fontana, Sala: "Storia di dolore ma anche resurrezione"
Una storia di "dolore" ma anche di "resurrezione". Cosi' il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha definito in occasione del 52esimo anniversario la strage di Piazza Fontana, in cui morirono 17 persone e 88 rimasero ferite. "Quella di Piazza Fontana - aggiunge - e' storia di dolore, innanzitutto per le famiglie delle vittime, per il sacrifico di chi era nella banca e gli strascichi con Pinelli". -
"E' una storia di dolore - sottolinea Sala - perche' la paura di potere stare insieme nella nostra citta' crebbe e perche' oggi siamo ancora qua senza colpevoli e senza almeno sapere che i colpevoli sono stati assicurati alla giustizia". "E' anche una storia di resurrezione della nostra citta' - evidenzia - e della nostra nazione. Milano reagi' in maniera molta composta e matura. E da li' in poi cambio la storia della nostra citta'". Per il primo cittadino, la commemorazione "non e' solo un momento di testimonianza ma un momento attivo e di lotta perche' vediamo in quanti parti di Europa ci sono rigurgiti fascisti e nazisti. Essere qui dimostra che siamo sempre pronti a difendere questi valori".
Silva: "Questo Paese non ha ancora dato la pace che merita ai nostri cari"
Prima di prendere parte al corteo 'Milano non dimentica' in memoria delle vittime, Paolo Silva, vice presidente dell'Associazione Famigliari delle Vittime di Piazza Fontana, dopo aver ricordato, citandole una per una, le vittime della strage, ha ricordato che "questo Paese non ha ancora dato la pace che merita ai nostri cari, che con il loro sacrificio e la categorica risposta il giorno dei funerali, hanno impedito il tentativo vano di sovvertire l'apparato democratico di questo Paese"
Mattarella: "Ferite ancora aperte ma emerge la matrice eversiva neofascista"
Da Roma, in mattinata, ha parlato di "matrice eversiva neofascista" della strage il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale ha ricordato che "le lunghe vicende processuali hanno lasciato vuoti e verita' non pienamente svelate. Si tratta di ferite aperte, non soltanto per le famiglie delle vittime, ma per la Repubblica intera. Tuttavia, nonostante manipolazioni e depistaggi, emerge nettamente dal lavoro di indagine e dalle sentenze definitive - ha aggiunto il capo dello Stato - la matrice eversiva neofascista e l'attacco deliberato alla vita democratica del Paese".
Il corteo della sigla Milano Antifascista Antirazzista Meticcia e Solidale
Un corteo non solo come "esercizio di memoria" ma anche per "ritornare nelle piazze" cosi' da "mettere al centro le questioni sociali". Sono i temi della manifestazione, promossa dalla sigla milano Antifascista Antirazzista Meticcia e Solidale, che e' andata in scena per le vie del centro di milano in occasione del 52esimo anniversario della strage di piazza Fontana. Al passaggio in piazza della Scala, dopo la partenza alle 17.30, un gruppo ha appeso uno striscione con cui chiedono di "Chiudere tutte le sedi neofasciste; dimissioni dei consiglieri comunali della Lobby nera; no revisionismo storico".
In Missori e' stato inscenato invece un flashmob per criticare le condizioni dei migranti in Libia. I manifestanti hanno chiuso via Baracchini, dove ha sede il consolato libico con della pellicola in cellophane sulla quale e' stato scritto "Solidali e complici con le proteste di Tripoli". Come ogni anno il corteo - secondo gli organizzatori partecipata da tre mila persone - si e' sciolto in piazza Fontana dopo la deposizione in via Bergamini di una corona di allora sopra la targa in memoria di Saverio Santarelli, ventitreenne ucciso nel 1970 durante la protesta nel primo anniversario dell'esplosione della bomba nella sede della banca nazionale dell'agricoltura.