Pizzul (Pd): "Il papa e i gay? Espressione infelice ma concetto chiaro"

Fabio Pizzul, esponente dell'ala cattolica del Pd, sulle controverse parole di papa Francesco: "Non è condanna delle persone ma dei comportamenti". Intervista

di Nicolò Rubeis
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Papa Francesco e Fabio Pizzul
Milano

Pizzul (Pd): "Il papa e i gay? Espressione infelice ma concetto chiaro"

Un'espressione "gergale decisamente infelice" che, però, "esprime un concetto chiaro: non si condannano né si giudicano le persone ma i loro comportamenti e i loro atteggiamenti, specie quando queste persone svolgono dei ruoli di carattere educativo". L'ex capogruppo del Pd lombardo, Fabio Pizzul, esponente dell'ala cattolica del partito e candidato alle europee nel Nord-Ovest, analizza così con Affaritaliani.it Milano le dichiarazioni del Papa fuoriuscite durante una riunione con i vescovi sulla presenza di persone omosessuali nei seminari.

Partendo dal presupposto che "si commentano le dichiarazioni ufficiali o gli scritti, non tanto le battute carpite all'interno di discussione a porte chiuse", secondo Pizzul "l'equilibrio" deve essere "l'elemento fondamentale" per un aspirante al sacerdozio, "a prescindere dalla dimensione affettiva" e dunque a prescindere dal fatto "che sia omosessuale o meno".

Pizzul e le parole del papa: "Chi ha ruoli educativi non deve avere atteggiamenti non equilibrati"

"Quello che il Papa voleva sottolineare, secondo me, anche se non mi ergo a suo interprete - ha aggiunto Pizzul - è che chi ha ruoli educativi deve guardarsi bene dall'avere atteggiamenti ostentati e non equilibrati nei confronti degli altri". Questo "non comporta un giudizio negativo delle persone ma dei loro comportamenti" che "non possono essere considerati coerenti se inducono in eccessi. A prescindere dalla personale interpretazione della dimensione affettiva".