Uccise un medico a colpi di accetta: disposto il giudizio immediato per Bifron
Il 62enne è accusato di omicidio volontario: il 13 dicembre uccise Giorgio Falcetto all'uscita del pronto soccorso del Policlinico di San Donato
Processo immediato per Benedetto Bifronte: il killer del medico Falcetto
E' stato mandato a processo con rito immediato Benedetto Bifronte, il 62enne che il 13 dicembre scorso ha colpito alla testa con un'accetta, all'esterno del pronto soccorso del Policlinico San Donato, nel Milanese, il medico Giorgio Falcetto, 76 anni, morto la sera del giorno dopo in ospedale. Lo riferisce l’ANSA.
Il gip di Milano ha disposto il giudizio immediato per l'imputato
Il gip di Milano, infatti, accogliendo la richiesta del pm Giovanni Polizzi, ha disposto il giudizio immediato per l'imputato, difeso dall'avvocato Stefano Gerunda e accusato di omicidio volontario senza aggravanti. Quel mattino l'uomo avrebbe colpito il medico con un'ascia, come risulta dagli atti, con una lama lunga 15 centimetri.
L’ordinanza: Bifronte aveva mostrato la sua incapacità di controllare i propri impulsi di aggressività
Stando all'ordinanza del gip, che aveva convalidato il fermo dei carabinieri e disposto la custodia in carcere, anche perché girava con un'accetta nel bagagliaio della sua auto. Macchina che quel mattino aveva urtato quella del medico. Un incidente da cui è scaturita una lite finita con l'omicidio. "Mi ha rovinato la vita", aveva detto anche il 62enne cercando di giustificarsi dopo il fermo, imputando al medico di avergli causato problemi di salute due anni prima e concludendo il suo racconto a verbale con questa frase: "Il medico che mi ha fatto le due flebo mi ha rovinato la vita".
La Procura non ha contestato, però, l'aggravante della premeditazione
La Procura non ha contestato, però, l'aggravante della premeditazione e una perizia disposta nelle indagini ha accertato la piena capacità di intendere e di volere al momento del fatto di Bifronte. La sua difesa ora potrà valutare se chiedere o meno il rito abbreviato, dato che il reato contestato non prevede la pena dell'ergastolo. Il processo immediato (si salta l'udienza preliminare), intanto, è fissato per l'11 luglio davanti alla Corte d'Assise di Milano.