Processo per stupro, l'avvocato chiede se la vittima sei mesi dopo avesse visitato un sexy-shop

La domanda del legale dei presunti stupratori giudicata inammissibile dai giudici. I fatti nel marzo 2023: una 31enne abusata dai titolari di un locale milanese dopo una serata

di redazione
Milano

Processo per stupro, l'avvocato chiede se la vittima sei mesi dopo avesse visitato un sexy-shop

"Nel viaggio in Giappone avete fatto visita a un sexy shop?". Questa la domanda posta all'ex fidanzato di una donna vittima di abusi sessuali durante l'udienza in tribunale a Milano. A porre il quesito, l'avvocato difensore dei due giovani accusati del presunto stupro di gruppo, Antonio Finelli. Il legale, rivolgendosi all'ex fidanzato della 31enne ha menzionato fatti che si sarebbero svolti nel settembre del 2023, mentre la violenza avvenne mesi prima, nella notte tra il 16 ed il 17 marzo 2023 in un locale sui Navigli a Milano. Anche per questo la domanda dell'avvocato, che è anche presidente della 'commissione codice rosso' dell'ordine degli avvocati di Milano, è stata ritenuta "inammissibile" dai  giudici della quinta sezione penale.

La violenza dopo una serata in un locale sui Navigli

Come ricostruisce LaPresse, la donna avrebbe subito abusi dai titolari del locale dopo una serata trascorsa con un collega spagnolo a cena, bevendo diversi alcolici, per svegliarsi la mattina successiva in casa propria senza ricordare quasi nulla e sentendo dolori prima di recarsi in ospedale e sporgere denuncia nei giorni successivi.

La testimonianza dell'ex compagno: "Era una straccio, distrutta"

Questa la deposizione dell'ex compagno della donna rispetto a quando emersero gli abusi: "Lei era uno straccio, in lacrime, distrutta, sembrava che non avesse dormito da un mese e i genitori che piangevano", "Si è seduta sul marciapiede e ha detto: hanno abusato di me. Abbiamo iniziato a piangere tutti e due". L'uomo, dopo una storia durata 4 anni, ha raccontato come quella notte abbia inciso anche sulle loro vite e la fine della relazione pur rimanendo "in buoni rapporti". "Non è più la stessa ancora oggi che continuo a vederla - ha detto -. Va dalla psicologa, dallo psichiatra, io l'ho vista in condizioni pietose con crisi di panico, iper ventilazione, non riusciva a dormire, era tormentata". "E' stata una sofferenza per tutti", ha aggiunto spiegando come nei mesi successivi abbiano provato a fare qualche viaggio per trovare nuova "serenità".
 
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