Pulsar per individuare buchi neri supermassicci: la ricerca della Bicocca
Vicino il sistema per individuare coppie di di buchi neri supermassicci grazie all'effetto faro delle pulsar: la ricerca dell'Università di Milano Bicocca
Pulsar per individuare buchi neri supermassicci: la ricerca della Bicocca
Arrivano ottime notizie dal campo dell'astronomia e in particolare da uno studio, pubblicato dall'European Pulsar Timing Array (Epta) sulla rivista Monthly Notices, che ha visto in prima linea i ricercatori dell'Università di MILANO-Bicocca. Il sistema per individuare coppie di di buchi neri supermassicci, che spiraleggiano l'uno intorno all'altro al centro delle galassie, sembra essere vicino, e lo è grazie all''effetto faro' delle pulsar. Queste stelle, infatti, proiettano dai poli magnetici fasci di onde radio a frequenze molto precise, captabili ritmicamente nel momento in cui, durante la rotazione, uno dei due poli punta verso la terra. Questo permette di disporre di un cosiddetto pulsar timing array, un insieme di pulsar rotanti molto stabili, utilizzate come un enorme rivelatore galattico di onde gravitazionali. E' proprio questo sistema ad essere oggetto dello studio pubblicato da Epta, che tramite analisi comparate rivela fondamentali passi avanti nello sforzo di rivelare per la prima volta onde gravitazionali a frequenze dell'ordine di un miliardesimo di Hertz. Un traguardo, questo, che rivoluzionerebbe l'osservazione dei buchi neri supermassicci. "Possiamo misurare piccole fluttuazioni nei tempi di arrivo del segnale radio delle pulsar sulla Terra, causate dalla deformazione dello spazio-tempo dovuta al passaggio di un'onda gravitazionale" spiega il dottor Golam Shaifullah, ricercatore presso il Dipartimento di Fisica 'Giuseppe Occhialini' e co-autore principale dello studio.