Quadrilatero pedonale? I commercianti: "Non è museo ma luogo di business"

Guglielmo Miani, presidente di Montenapoleone District, sulla riduzione del traffico privato nel Quadrilatero: "Qui si fatturano 3 miliardi l'anno". Intervista

di Nicolò Rubeis
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Montenapoleone
Milano

Quadrilatero pedonale? I commercianti: "Non è museo ma luogo di business"

"Va bene ridurre le auto, ma va tutelata l'esperienza di shopping e di lifestyle dei nostri clienti". Così Guglielmo Miani, presidente di Montenapoleone District, l'associazione che rappresenta i marchi più prestigiosi della via dello shopping di lusso a Milano, che parla così ad Affaritaliani.it Milano dopo l'ipotesi rilanciata dal sindaco Giuseppe Sala di ridurre il traffico privato nel Quadrilatero della moda.

Via Montenapoleone "non è un museo - ricorda Miani - ma un luogo di business dove si fatturano tre miliardi di euro all'anno". Motivo per cui la preoccupazione principale su cui comunque "stiamo lavorando con il Comune" è quella di proteggere l'esperienza di acquisto di clienti che comprano nella via che fa gli scontrini più alti d'Europa. "Nel Quadrilatero - prosegue Miani - serve implementare, per esempio, il parcheggio assistito con il servizio di Valet Parking con un'apertura ideale dalle 18.30".

I commercianti di Montenapoleone: "Pronti a dialogare, i clienti devono rispettare le regole"

Insomma, i clienti devono poter arrivare con le proprie vetture, "poi, però, devono anche rispettare le regole. Parcheggiando o venendo accompagnati, magari, in determinate aree che andremo a definire con il Comune". Altro tema su cui lavorare nel confronto con Palazzo Marino è la gestione del carico-scarico delle merci: "Anche su questo dialogheremo nel tavolo con il Comune - conclude Miani - specie sul rispetto degli orari di carico-scarico". Perché "non possiamo accettare di avere camioncini parcheggiati tutto il giorno lungo la via".