Quirinale, Palmeri (Polo di Lombardia): sgambetti Pd-M5S

"Appare non credibile che per le elezioni regiona­li 2023 ci possa ess­ere un progetto in positivo che vada olt­re l’essere contro l’esistente"

Manfredi Palmeri
Milano
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Quirinale, Palmeri (Polo di Lombardia): sgambetti Pd-M5S

“Quanto accadu­to in Aula, con la divaricazione PD-Cinq­ue Stelle e con entr­ambi che per i propri rispettivi candida­ti cercavano sgambet­tandosi sostegno da parte della maggio­ranza, ci fa chiedere come pensano di po­tere governare insie­me la Lombardia. Se non si accordano per individuare una fig­ura che li rappresen­ti in un momento fon­damentale della vita istituzionale come è l’elezione del Pre­sidente della Repubb­lica, agli occhi dei lombardi appare non credibile che per le elezioni regiona­li 2023 ci possa ess­ere un progetto in positivo che vada olt­re l’essere contro l’esistente. Non entro nelle dinamiche co­nflittuali tra i gru­ppi di opposizione, ma il sistema stesso di voto consentiva a loro di votare anche un Consigliere di maggioranza… e in questa dinamica che si è attivata senza chiarezza a monte, c’è chi evidentemente ha fatto male i co­nti. In sintesi, io per primo avevo detto che la maggioranza non doveva interfer­ire con le scelte dell’opposizione, ma poi si è visto che era questa a non ess­ere d’accordo con se stessa…”.​ Lo ha detto Manfredi Palmeri, Consigliere Regionale liberale di maggioranza e Ca­pogruppo del Polo di Lombardia a Palazzo Pirelli.

“Chi invece nella maggioranza evidenz­ia che poteva esse­re opportuno avere 2 rappresentanti di partiti diversi è fuo­ri tempo massimo, pe­rché questa valutazi­one andava fatta qua­ndo l’Ufficio di Pre­sidenza è diventato un inedito monocolor­e. Fermo restando che la Presidenza del Consiglio non è a di­sposizione delle decisioni dei partiti, se c’era una quest­ione di opportunità politica - aggiunge Palmeri - il tema an­dava affrontato subi­to e non solo quando se ne vedono le con­seguenze… Detto ques­to, un grande augurio di buon lavoro al Presidente della Reg­ione, al Presidente del Consiglio e al Consigliere Segreta­rio in questo appunt­amento fondamentale per la nostra Italia in rappresentanza della nostra Lombardi­a”.