Ramy, Ilaria Cucchi: "Destituire i carabinieri che hanno alterato i fatti"

La senatrice Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, scrive una lettera aperta al comandante generale dei carabinieri dopo la diffusione delle immagini dell'inseguimento in cui ha perso la vita Ramy Elgaml

di redazione

Ilaria Cucchi

Milano

Ramy, Ilaria Cucchi: "Destituire i carabinieri che hanno alterato i fatti"

La senatrice Ilaria Cucchi ha indirizzato una lettera aperta al comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Salvatore Luongo, esprimendo la sua indignazione dopo la diffusione delle immagini relative all'incidente che, lo scorso 24 novembre nel quartiere Corvetto di Milano, ha causato la morte del 19enne Ramy Elgaml. Nel suo intervento, Cucchi ha affrontato anche il tema dei depistaggi, richiamando la sua personale esperienza legata alla vicenda del fratello Stefano.

"Sono Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, ucciso da un violentissimo pestaggio"

"Carissimo Generale Salvatore Luongo, Le scrivo come privata cittadina, voglio subito metterlo in chiaro affinché non vi siano dubbi di sorta. Sono Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, ucciso da un violentissimo pestaggio la notte tra il 15 e 16 ottobre del 2009 dopo il suo arresto. I responsabili sono stati condannati con sentenza definitiva a 12 anni di reclusione", esordisce la senatrice nella missiva. Cucchi ricorda il coinvolgimento del generale Luongo nelle indagini sui depistaggi legati alla vicenda del fratello: "Lei sa perfettamente di cosa sto parlando perché si è occupato delle indagini sui depistaggi che fin da subito vennero architettati ed attuati dalla oramai tristemente nota 'scala gerarchica'".

Cucchi: "Mi ostino ad avere fiducia nell'Arma"

Il cuore della lettera riguarda però la morte di Ramy Elgam, avvenuta in circostanze che Cucchi definisce "gravissime". "Le scrivo perché mi ostino ad avere fiducia nell’Arma dei Carabinieri ed in Lei. Le scrivo per la morte di un giovanissimo ragazzo di soli 19 anni avvenuta nel quartiere Corvetto il 24 novembre scorso a Milano. Si chiamava Ramy Elgam". Commentando le immagini trasmesse dai telegiornali, Cucchi sottolinea: "Di fronte ad esse io non posso e non voglio trarre sentenza perché ritengo che questo sia compito della Magistratura e certo non mio. Lo lascio fare ad altri che, pur essendo Ministri della Repubblica, cedono alle lusinghe di una facile ed 'ignorante' propaganda".

"Sospensione e destituzione per chi ha alterato i fatti"

La senatrice chiede un intervento deciso: "Le chiedo scusa se mi permetto, ma, come cittadina, Le chiedo la sospensione e conseguente destituzione dei carabinieri che hanno messo negli atti ufficiali una ricostruzione dell’accaduto che mi pare proprio incompatibile con quanto documentato dalle immagini". La richiesta si estende anche a chi avrebbe chiesto di cancellare un filmato cruciale: "Chi avrebbe ordinato ad un testimone di cancellare il filmato dell’incidente girato col suo cellulare non merita più di indossare la vostra onoratissima divisa".

Cucchi propone un incontro con il generale Luongo per sottolineare il danno arrecato all'Arma dai depistaggi: "Mi piacerebbe incontrarla per raccontarle di persona quanto fanno male quei comportamenti alla credibilità dell’Istituzione che Lei oggi rappresenta. Vorrei farla parlare con i medici che hanno curato mia madre fino alla sua morte prematura, avvenuta non prima di aver ottenuto giustizia".

"Eroi sono i carabinieri che si sacrificano ogni giorno"

La lettera si chiude con un appello accorato: "Sono solo una normale cittadina ferita che ha un disperato bisogno di poter continuare a credere in quella divisa che per me è sacra. Qualcuno che ha perso il senso della realtà mi considera un’eroina. Ma eroi sono tutti i carabinieri, suoi sottoposti, che ogni giorno si sacrificano per la collettività. Li tuteli, per favore. Faccia in modo che tutti noi li possiamo portare nel cuore, sempre, senza ombre", conclude Cucchi.

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