Regionali, a sx spunta il nome di Cristina Messa. Demos: "Può essere risorsa"
Antoniazzi: "Per le regionali servono le primarie"
Regionali, a sx spunta il nome di Cristina Messa. Demos: "Può essere risorsa"
Mentre a destra la ricandidatura di Attilio Fontana è ormai sbandierata da più lati della coalizione, nonostante lo scalpitare di Letizia Moratti, a sinistra, in vista delle regionali del 2023, non c’è ancora un nome certo.
Pier Antoniazzi: "Ci sono nomi di qualità come quello di Maria Cristina Messa"
Si parla di Carlo Cottarelli, anche se finora non si è mai esposto neanche con un tweet sulla regione, di Bruno Tabacci e di un altro nome che pronuncia ad Affari Italiani Milano Pier Antoniazzi, da poco segretario milanese di DEMOS- Democrazia Solidale: “Si tratta di Maria Cristina Messa (medico e accademica italiana, dal 13 febbraio 2021 ministro dell'università e della ricerca nel governo Draghi, ndr) ma per lei bisogna capire cosa succederà a questo governo. L’ex rettrice della Bicocca potrebbe essere una risorsa”.
Antoniazzi: "A sinistra ancora nessun candidato perchè non ha mai vinto in Lombardia"
Ma per la sinistra la sfida delle regionali resta comunque tosta: “Non abbiamo ancora un candidato certo perché non abbiamo mai vinto e anche per la concomitanza delle regionali con le elezioni nazionali per cui non si conoscono bene né la legge elettorale né le coalizioni”.
Sull’incontro tra Sala e Di Maio, che potrebbero rappresentare un centro di sostegno alla sinistra, il segretario di DEMOS si mostra aperto: “Credo che siamo in una fase di transizione in cui, non conoscendo la legge elettorale, e la sinistra debba dialogare con gli altri. Questo moltiplicherebbe le forze”.
Antoniazzi: "Per le regionali servono le primarie"
Demos ha appoggiato alle scorse comunali Marzia Pontone, eletta nella lista di Sala, e di recente si è classificata come seconda forza di centrosinistra a Monza. Il movimento che – secondo Antoniazzi – “punta su cultura politica e radicamento sul territorio – “non è strettamente legato al PD anche se ne è stato alleato alle elezioni europee quando ha espresso a Strasburgo il medico di Lampedusa, Pietro Bartolo”.
Per Lombardia 2023, Demos non ha dubbi: “Siamo convinti che servano le primarie contrariamente al PD che ragiona in termini di alleanze: per loro le primarie potrebbero danneggiare qualcuno degli alleati.
Fare le primarie significa coinvolgere la gente e portare i candidati a confrontarsi con i cittadini. Un candidato, calato dall'alto, rischierebbe di avere scarso successo. Noi puntiamo a riportare la gente a votare, ci interessa la partecipazione politica”. E le primarie sembrano essere lo strumento adatto: “A Monza ha funzionato. Ci sono comunque dei limiti perchè il candidato Paolo Pilotto ha vinto le primarie per 14 voti”.
Antoniazzi: "La giunta fontana ha imposto un modello aziendalista"
Non mancano critiche all’operato della giunta guidata da Attilio Fontana: “La Lombardia è un arcipelago di territori ricchi e significativi. Dovrebbe essere più regista al servizio di uno sviluppo socio-economico più partecipato e solidale. C'è un po' una tendenza a imporre una strategia aziendalista: lo si vede innanzitutto dalla sanità che ha messo al centro l'ospedale. Un meccanismo che non tiene conto del terzo settore, importante in fase di programmazione”.