Regione, Del Bono in risalita. E' lui l'anti-Fontana di marzo
La candidatura di Del Bono ha una genesi antica
E alla fine arriva Emilio (Del Bono). Oppure, per giocarsi il celebre detto sui tedeschi e i mondiali, "la politica è una cosa semplice nella quale tutti giocano e alla fine vince Beppe Sala". Il tema sono le Regionali. Non è un segreto che il sindaco di Milano abbia sempre visto di buon occhio la candidatura del "collega" sindaco di Brescia Emilio Del Bono, che tra pochi mesi termina il secondo mandato, e che non è stato candidato in Parlamento. Dunque, è libero.
La candidatura di Del Bono ha una genesi antica
La candidatura di Del Bono ha una genesi antica. Era stata ipotizzata prima che arrivasse Enrico Letta, che si era fatto promettere da Carlo Cottarelli che avrebbe corso lui. Oggi, con Letta traballante e Cottarelli eletto, il borsino registra una diminuzione netta delle probabilità per l'economista di correre contro Attilio Fontana e - quasi sicuramente - contro Letizia Moratti. Il partito democratico regionale deve però decidere che cosa fare. Primarie? Oppure no?
Un nome consolidato, gradito al sindaco di Milano, che abbia un legame con il territorio
Ad oggi gli oppositori delle primarie, che i cattolici stanno chiedendo a gran voce, e ai quali andrà data una risposta nella riunione di questa sera, dicono che per fare primarie bisogna prima di tutto individuare la coalizione. E che la coalizione ad oggi vedrebbe sicuramente il Terzo Polo fuori, e che quindi bisogna attendere. Tutto porterebbe a un esito per il quale poi non ci sarebbe tempo di fare una consultazione. Traduzione: un nome consolidato, gradito al sindaco di Milano, che abbia un legame con il territorio. Traduzione ulteriore: Emilio Del Bono, le cui quotazioni sono in netta risalita.
Poi ci sono quelli che le primarie le vogliono a tutti i costi. Come i cattolici, ma non solo. Anche gli 02PD, i riformisti milanesi, vorrebbero un confronto. Una battaglia tra idee, magari una proposta di campo largo. Attendendo che gli scazzi tra Attilio Fontana e Letizia Moratti arrivino a una conclusione che influenza non poco anche il campo del centrosinistra.
fabio.massa@affaritaliani.it