Regione Lombardia, opposizioni in presidio contro la riforma sanitaria. FOTO
Il presidio delle opposizioni davanti a Palazzo Pirelli in occasione dell'avvio della discussione sulla riforma sanitaria: prove generali di coalizione ampia
Regione Lombardia, opposizioni in presidio contro la riforma sanitaria
"Presidio delle opposizioni in consiglio regionale, stamani, davanti a palazzo Pirelli per l'avvio della discussione in aula sulla riforma della sanità lombarda. Al presidio, presenti esponenti di Pd e M5S, i consiglieri Pd hanno esposto uno striscione con scritto "La salute è la tua, è ora di cambiare". "Questa - ha detto il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Gregorio Mammì - è in realtà una non riforma. Noi come opposizione ci siamo uniti per portare avanti il messaggio univoco che vogliamo una sanità senza profitto. Purtroppo ci hanno raccontato negli anni che avrebbero fatto la libertà di scelta per i cittadini, una libertà di scelta che si è trasformata in un obbligo dei cittadini ad andare nelle strutture private. Ci hanno raccontato che avrebbero migliorato la sanità pubblica. Invece hanno chiuso i nostri ospedali, i nostri consultori, i nostri presidi territoriali e lì dove c’era la sanità pubblica hanno fatto nascere sanità privata".
Pizzul (Pd): "Voto segreto vietato, segno di debolezza di Fontana"
"Vogliamo far sapere ai lombardi che in questi mesi si è ragionato della nuova sanità sulle loro teste senza minimamente coinvolgerli - ha detto il capogruppo del Partito Democratico, Fabio Pizzul - Tenteremo di inserire all’interno di questa riforma almeno tre elementi: il fatto che sia una sanità per tutti e universale, vicina ai cittadini che non devono essere più soli nelle loro case e sul territorio e, come terza cosa, una sanità che abbia un migliore equilibrio tra pubblico e privato. Nessuno è contro il privato, ma deve contribuire a ottenere un risultato pubblico e non solo a far profitto". Alla domanda sul fatto che il presidente Attilio Fontana abbia vietato il voto segreto, Pizzul afferma che si tratta di "un segno di debolezza sul quale bisogna riflettere. Forse anche Fontana dovrebbe riflettere sulla compattezza della sua maggioranza".
Peluffo (Pd): "Questa è una non riforma"
Parere delle opposizioni condiviso anche dal segretario regionale del Pd, Vinicio Peluffo. "Sosteniamo una battaglia che ripone al centro il fatto che questa è una non riforma. Di fatto, le modifiche proposte dalla giunta sono il recepimento delle prescrizioni imposte lo scorso anno dal governo e l’adattamento per poter ottenere i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Di tutto quello che è necessario per cambiare il sistema sanitario lombardo che non ha retto l’impatto della pandemia a partire dalla medicina territoriale, non c’è nulla in questo provvedimento", aggiunge Peluffo.
"Al lavoro per mettere al centro una proposta alternativa"
Questa vicenda della sanità dimostra che per cambiare realmente questa regione è necessario cambiare chi la governa. E noi iniziamo da subito un percorso da venerdì per mettere al centro una proposta alternativa a questa giunta con la costruzione di un progetto aperto che veda il protagonismo di un centrosinistra ampio, plurale, unitario, civico, unito, capace di dialogare con i 5 stelle e far emergere dai tanti territori lombardi il protagonismo civico che è l’ossatura della partecipazione politica della nostra regione". Lo ha detto il segretario regionale del Pd, Vinicio Peluffo, a margine del presidio delle opposizioni davanti a Palazzo Pirelli contro la riforma sanitaria in discussione al consiglio regionale alla domanda se questo confronto possa essere un primo passo in vista della corsa per le elezioni regionali del 2023.Peluffo afferma inoltre che di questo nuovo percorso se ne parlerà venerdì in sala Gaber in occasione dell'assemblea regionale del partito alla presenza del segretario nazionale Enrico Letta.