Ristoratrice morta: lunedì mattina i funerali di Giovanna Pedretti
Dopo l'autopsia sulla salma, che ha stabilito che la donna è morta per annegamento, il cadavere è stata restituito alla famiglia
Ristoratrice morta: lunedì mattina i funerali
Sono stati previsti per lunedì alle 10, nella basilica di Sant'Angelo Lodigiano, i funerali di Giovanna Pedretti la ristoratrice che su Facebook aveva postato una recensione in cui un cliente lamentava di essere seduto vicino a gay e disabili ed era stata prima molto lodata e poi fortemente criticata. La donna, domenica scorsa, era stata trovata priva di vita nelle acque del fiume Lambro. Dopo l'autopsia sulla salma, che si è tenuta ieri all'Istituto di Medicina legale di Pavia, che ha stabilito che la donna è morta per annegamento, il cadavere è stata restituito oggi alla famiglia. La famiglia chiede espressamente che i giornalisti non partecipino alle esequie.
Giovanna Pedretti, l'autopsia: probabile morte per annegamento
La morte di Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Sant'Angelo Lodigiano trovata morta domenica scorsa nel Lambro dopo le polemiche su una recensione online, e' probabilmente avvenuta per annegamento. E' quanto emerso dall'autopsia che si e' svolta nel pomeriggio nell'Istituto di Medicina Legale di Pavia. Sul cadavere erano presenti ferite oltre che ai polsi e a un braccio, come gia' emerso, anche a una gamba e al collo.
Secondo quanto riferito da fonti qualificate, gli esiti dell'esame sono "compatibili con una morte annegamento". Le ferite che la donna si sarebbe inferta con un'arma da taglio, seguendo l'ipotesi di suicidio avanzata dalla Procura di Lodi, non sarebbero state cosi' profonde da determinare il decesso della ristoratrice.L'esame durato oltre quattro ore e' stato eseguito nel Dipartimento di Medicina Legale dell'Universita' di Pavia dal medico Giacomo Belli.
Ristoratrice suicida, i carabinieri: "Convocata come vittima di reato"
Giovanna Pedretti venne convocata dai carabinieri di Sant'Angelo Lodigiano come "potenziale vittima" del reato di 'propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa' in relazione alla recensione pubblicata su Google. Lo riferiscono gli stessi carabinieri in una nota nella quale scrivono che "il colloquio durava pochi minuti e la signora confermava il contenuto della recensione, ma non era in grado di fornire ulteriori dettagli sull'identita' del cliente".
Giovanna Pedretti, il colloquio con i carabinieri durato pochi minuti
"Al fine di informare la Procura della Repubblica competente, i carabinieri convocavano in caserma la signora Pedretti con riferimento ad una recensione pubblicata su Google, e poi rimossa, da un anonimo cliente del suo ristorante - questo il testo della nota -. La signora veniva sentita nel pomeriggio dello stesso giorno come persona informata sui fatti, quale potenziale vittima dell'intera vicenda. Nella mattinata di domenica 14 gennaio la signora Pedretti veniva rinvenuta priva di vita e dell'intera vicenda veniva informato direttamente il Procuratore della Repubblica".