Roia: "Al tribunale di Milano manca il 21% dei giudici"

Il presidente del tribunale sulla situazione al palazzo di Giustizia. Sui femminicidi: "Il modello partiarcale si sta trasmettendo alle nuove generazioni"

Redazione
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Fabio Roia
Milano

Roia: "Al tribunale di Milano manca il 21% dei giudici"

Il Tribunale di Milano "attualmente, ma non solo l'ufficio giudiziario, ha il 21% di scopertura di giudici che sono tanti, oltre all'elevata scopertura del personale amministrativo". A dirlo e' Fabio Roia, presidente del tribunale di Milano, a margine dell'evento 'Non sei Sola' a Palazzo Pirelli. "Ma questo dato pero' non deve essere una scusante, ci dobbiamo organizzare per dare priorita' a questo tipo di reati che espongono a una sofferenza" e "possono rischiare di creare una vittimizzazione secondaria in seno alle donne che subiscono violenza", ha concluso

Roia: "Una legge per l'educazione all'affettività? Sarebbe un inizio"

Fare una legge per educare i giovani all'affettivita' nelle scuole "sarebbe un inizio molto importante, perche' ci vogliono programmi strutturati e dobbiamo imparare fin dalle elementari, forse anche prima, qualche aspetto di pedagogia e a rispettare tutte le diversita'". Così Roia.

"Ma in particolar modo - ha sottolineato il presidente - la diversita' di genere femminile ed abbattere quegli stereotipi che portiamo dentro per tutta la vita come l'uomo deve essere forte, non deve piangere' o la femminuccia identificata con il pianto. Il bambino identificato con il principe, e le femmine principesse. Sono cose che poi anche involontariamente ci trasciniamo per tutta la vita e alla fine noi uomini estrinsechiamo questo potere in tutte le relazioni, a tutti i livelli sociali", ha aggiunto. Per Roia quindi "bisogna investire molto sul piano della prevenzione", ha concluso.

Roia: "Il modello patriarcale si sta trasmettendo anche alle giovani generazioni"

"Questo e' un dato allarmante perche' evidentemente quel modello patriarcale della famiglia in cui per esempio la mia generazione era cresciuta, si sta trasmettendo anche alle giovani generazioni, dove prevale ancora una cultura dell'oggettivazione della donna, del machismo, dell'essere mia come una proprieta'", ha aggiunto Roia.

"Ci sono alcune cose che ci fanno un po' preoccupare, ossia l'innalzamento dell'eta' degli autori del reato come violenze sessuali o maltrattamenti, perche' il 40% di questi reati viene commesso da giovani adulti, nella fascia tra i 18 e i 35 anni". E "questo e' un problema strutturale, sociale e culturale". Secondo il presidente "noi come risposta giudiziaria dobbiamo offrire una risposta professionale, competente ed efficace", e soprattutto "immediata". Abbiamo visto i numeri che poi presenteremo nei prossimi giorni", ha aggiunto. I processi "sono in aumento e questo e' un buon dato, perche' significa che c'e' l'emersione delle denunce. E quando c'e' una denuncia vuol dire che c'e' fiducia nelle istituzioni da parte di chi subisce violenze", ha concluso.