Ruby Ter: la Cassazione riapre il caso e dispone l'Appello per corruzione
Con 22 posizioni in discussione, il processo Ruby Ter ritorna sotto i riflettori: prescritti i reati di falsa testimonianza delle olgettine
Ruby Ter: la Cassazione riapre il caso e dispone l'appello per corruzione
Ruby Ter: la Cassazione riapre il caso e dispone l'Appello per corruzione
La Cassazione ha deciso di riaprire il caso Ruby Ter, una delle inchieste più controverse della recente storia italiana, disponendo un nuovo processo d'appello per una ventina di imputati, tra cui le famose "olgettine", le giovani donne legate alle famose serate di Arcore. La sesta sezione penale ha annullato la sentenza di primo grado, che aveva assolto tutti gli imputati, e ha disposto un'analisi approfondita della corruzione in atti giudiziari. In un colpo solo, l'organo giuridico ha accolto il ricorso della Procura, ribaltando un'importante decisione del giudice di primo grado.
Prescrizione della falsa testimonianza delle "olgettine"
In un sviluppo sorprendente, la Cassazione ha dichiarato prescritti i reati di falsa testimonianza a carico delle ex olgettine. I giudici hanno infatti annullato senza rinvio le accuse nei confronti di diversi testimoni, tra cui Ioana Amarghioale e Karima El Mahroug, meglio conosciuta come Ruby. Questa decisione segna un punto di svolta significativo nel processo, poiché le testimonianze di queste donne erano state fondamentali per l’inchiesta originale.
Polanco: "Berlusconi è morto e ora noi rischiamo"
La riapertura del caso ha generato reazioni contrastanti tra gli imputati. Marysthell Polanco, una delle ex showgirl, ha espresso il suo disappunto, affermando: "Non è ancora finita… Berlusconi è morto, ma ora il processo è mio". Questa frase sottolinea l'incertezza e la tensione che circondano il caso, in un contesto in cui l'assenza di Silvio Berlusconi, che era stato assolto, cambia le dinamiche del processo. I legali degli imputati sono già al lavoro per preparare la difesa e commentano la necessità di esaminare a fondo le motivazioni della Cassazione.
Un nuovo capitolo di un'inchiesta controversa
Con 22 posizioni ora in discussione, il processo Ruby Ter si prepara a tornare sotto i riflettori. La Procura, che ha impugnato la sentenza di assoluzione direttamente in Cassazione, si mostra determinata nel perseguire le responsabilità legali degli imputati. Mentre l'attenzione si concentra sulle prossime udienze, le implicazioni di questa decisione potrebbero avere un impatto significativo non solo per gli imputati coinvolti, ma anche per l'intero sistema giudiziario italiano.
I legali di Silvio Berlusconi: "Decisione che sorprende e stupisce"
Gli avvocati Federico Cecconi e Giorgio Perroni, legali di Silvio Berlusconi, affermano che "la decisione della Corte di Cassazione sul caso Ruby ter ci sorprende e ci stupisce". "Confidavamo nella conferma della sentenza di primo grado del febbraio 2023, un'assoluzione piena 'perche' il fatto non sussiste' che a nostro avviso era perfettamente motivata e priva di vizi - aggiungono -. Siamo comunque certi che nel procedimento che adesso si aprira' presso la Corte d'appello di Milano sara' confermata la verita' dei fatti: e cioe' che non esistono testimoni corrotti".