Ruby Ter, processo infinito: la Cassazione annulla l’assoluzione

Le motivazioni della Suprema Corte: errore giuridico nella sentenza del Tribunale di Milano. Si riapre il caso per 22 imputati, tra cui l’ex avvocato di Ruby

di redazione

Ruby Ter: la Cassazione riapre il caso e dispone l'appello per corruzione

Milano

Ruby Ter, processo infinito: la Cassazione annulla l’assoluzione

La lunga vicenda giudiziaria del caso Ruby Ter si arricchisce di un nuovo capitolo. La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza con cui, nel febbraio 2023, il Tribunale di Milano aveva assolto tutti gli imputati, tra cui Silvio Berlusconi, Karima El Mahroug e le ex “Olgettine”. La Suprema Corte ha riscontrato un errore giuridico che ha inficiato il verdetto e ha disposto un nuovo processo d'appello per 22 imputati, fornendo precise linee guida per la valutazione delle accuse.

Ruby Ter, un errore giuridico al centro del caso

Secondo i giudici della Cassazione, il Tribunale di Milano ha commesso un vizio nella sua valutazione, basandosi su elementi giuridici inappropriati. Le motivazioni evidenziano come le ragazze, coinvolte nei processi Ruby come testimoni, avrebbero dovuto essere sentite come “testimoni assistite” in quanto già indagate per presunti versamenti ricevuti da Berlusconi. Tuttavia, la Suprema Corte ha chiarito che il reato di corruzione in atti giudiziari poteva configurarsi solo dal momento in cui le ragazze hanno acquisito lo status di testimoni, cioè nel novembre 2011, con l’ammissione delle liste testi.

Falsa testimonianza e prescrizione

Le motivazioni, contenute in 26 pagine, sottolineano che le dichiarazioni false rilasciate dalle ex “Olgettine” nei processi Ruby sono state dichiarate prescritte. Tuttavia, la Cassazione ha ribadito che, nonostante ciò, esistono elementi sufficienti per riaprire il caso relativamente alla corruzione in atti giudiziari. Sarà compito della Corte d’Appello di Milano ricostruire le condotte degli imputati e verificare la configurabilità del reato.

Nuovo processo per corruzione

Il nuovo processo coinvolgerà, oltre alle ex ospiti delle serate di Arcore, anche l'ex avvocato di Karima El Mahroug, Luca Giuliante, accusato di corruzione attiva in concorso con Berlusconi. Giuliante sarebbe stato l’intermediario nei presunti pagamenti a Ruby. L’unica posizione esclusa dal rinvio è quella di Luca Risso, ex compagno di Ruby, per il quale il ricorso è stato dichiarato inammissibile.

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