Sala, giunta con sorpresa. L'Urbanistica va al tecnico Tancredi

Le conferme scontate: Martina Riva a Sport e Turismo, ed Emmanuel Conte (Bilancio) della Lista Sala, Tommaso Sacchi da Firenze alla Cultura

Milano
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Sala, giunta con sorpresa. L'Urbanistica va al tecnico Tancredi

di Fabio Massa

Si presenta da solo, come cinque anni fa. Perché, come ha detto spesso, il sindaco è un mestiere che prevede solitudine nell'assumere le scelte. Beppe Sala presenta la giunta alle ore 15 in Sala Alessi, dopo tre giorni di trattative soprattutto con il Partito Democratico. Un ottovolante. Dapprima scontro su Pierfrancesco Maran in giunta, poi schiarite con controproposte Dem, poi di nuovo marasma sulle deleghe. In mezzo le mille istante delle correnti. Alla fine, la decisione con sorpresa: Anna Scavuzzo Vicesindaco e assessore all'Istruzione, Pierfrancesco Maran delega a Casa e Sviluppo Quartieri, Lamberto Bertolè alla Salute, Gaia Romani ai Servizi Civici. E le sorprese: Arianna Censi ai Trasporti (la logica è della città metropolitana) e Marco Granelli che rientra in giunta malgrado tutti pensavano sarebbe andato alla presidenza del consiglio, con la delega alla Sicurezza. Rimane fuori Filippo Barberis, ex capogruppo dem, che aspirava all'Urbanistica o ai trasporti. La sorpresa è sull'urbanistica: arriva un dirigente del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi, che Sala conosce "da quando facevo il city manager".

Poi, l'altra incognita politica, legata ai riformisti. Alessia Cappello, renziana di stretta osservanza, amata da tutti ed efficacissima in fase organizzativa oppure Giulia Pastorello, supermanager di Zoom, calendiana di ferro, che il leader di Azione stima tantissimo. Alla fine la spunta Alessia Cappello, al Lavoro e Sviluppo Economico.




Infine, la questione Verdi. Carlo Monguzzi primo nelle preferenze è ovviamente stato escluso, ma non Elena Grandi, che prende la delega all'Ambiente.

Le conferme scontate: Martina Riva a Sport e Turismo, ed Emmanuel Conte (Bilancio) della Lista Sala, Tommaso Sacchi da Firenze alla Cultura.

Questa la squadra. Data di scadenza? 18 mesi. Quando si apriranno nuove prospettive con le elezioni regionali e quelle per il Parlamento. Da dove però arriveranno molti esponenti Dem eletti e non ricandidati dopo il taglio dei parlamentari. Un'altra incognita per il futuro, ma c'è tempo prima di parlarne.

fabio.massa@affaritaliani.it