Sala: "Voglio un Pd più forte ed aggressivo"

Il sindaco di Milano Beppe Sala: "Il Paese ha bisogno di un Pd più forte. Schlein? Deve continuare a lavorare. L'autonomia non mi piace"

Redazione
Beppe Sala
Milano

Sala: "Voglio un Pd più forte ed aggressivo"

"Nel Pd non va la scarsa voglia di vincere che alberga nel partito. C'e' piu' la volonta' di rimanere su un percorso che e' di conferma valoriale, del proprio elettorato. Ma cosi' ci si prende pochi rischi e il Paese ha bisogno di un Pd piu' forte. Vorrei vedere piu' aggressivita' nel Pd". Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala durante un'intervista in diretta su Corriere.it. "E' chiaro che per vincere serve la coalizione. Su questo faccio un appello: cerchiamo le cose che ci uniscono e dimentichiamo le storie sul federatore". Sala federatore? "Io ho voglia di far politica ma sono piu' alla ricerca del senso che del potere". Allearsi con i 5 stelle "non e' semplice perche' si portano dietro alcuni retaggi nella testa di tanti. Le differenze ci sono, credo che il Pd debba aspirare a una crescita sua quasi a prescindere dai 5 stelle e poi sulla coalizione i conti si faranno piu' avanti".

Sala su Schlein: "Le Europee non sono la prova definitiva"

"Elly Schlein ha un compito molto difficile, ma sulle europee penso decidera' per il bene del partito. Ma trovo intollerabile che le elezioni europee vengano percepite come la prova definitiva della verita' su Schlein. Secondo me deve continuare a lavorare".  E sempre parlando di europee, quanto alla possibilita' che l'assessore della giunta Sala, Pierfrancesco Maran, si candidi col Pd e dunque a un eventuale rimpasto, Sala risponde: "Posso essere costretto se Maran viene eletto. Quello che chiedo ai partiti e', pero', di condividere l'idea che si debba proporre una squadra piu' forte e quindi di non usare il manuale Cancelli. Benissimo per me se uno dei miei si candida, ma togliamoci dalla testa che se esce uno del Pd entra uno del Pd. Con me queste cose non funzionano, si deve fare il bene della citta'".

Autonomia, Sala: "Non mi piace e non c'è stato dialogo"

"Non e' il caso di fare le barricate" sull'autonomia differenziata "ma non mi piace perche' non considera per niente le grandi citta' e da' tutto alle regioni. Penso che sia una follia" ad esempio "che il paese rischi di avere 20 politiche energetiche" per 20 regioni, ha aggiunto Sala. Sul provvedimento "il dialogo non c'e' stato" ha aggiunto, sottolineando che il ministro "Calderoli ha fatto una forzatura: se non coinvolgi le citta' fai un errore".

Sala: "Questo governo è assente dal territorio"

"E' un governo che vedo assente dal territorio, a Meloni l'ho detto piu' volte: devi venire a Milano per un confronto su quello che c'e' a Milano" perche' "Milano e' dove le cose accadono, dove ci sono le energie. Ci sono ministri che non ho neanche mai sentito, direi la gran parte", ha concluso Sala. Parlando ancora di rapporto col governo, "non posso che essere critico su alcune cose, ma non mi pare di non avere un atteggiamento collaborativo. Le dita di una mano sono anche troppe se penso a quanti ministri sono venuti a Milano ad ascoltare i problemi che abbiamo ma anche le cose che possiamo offrire".

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