Salva casa: Milano, flash mob e proteste per "colpo di spugna"

L'assessore Tancredi: "Non si tratta di un condono, non c'è nulla da condonare, si tratta di una possibile norma che va a beneficio di tutti"

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Milano

Salva casa: Milano, flash mob e proteste per "colpo di spugna"

Flash mob di una ventina di militanti ambientalisti durante la seduta del consiglio comunale a Milano che hanno agitato alcune spugne al grido "No a colpi di spugna" contro il decreto Salva-casa che prevede un emendamento "salva-Milano" per sanare le operazioni immobiliare finite nel mirino della Procura di Milano per presunti abusi edilizi e contro la querela al giornalista del Fatto Quotidiano per alcuni suoi post social sulle politiche urbanistiche del Comune di Milano. Fuori dall'aula, a protestare, diverse decine di manifestanti di comitati ambientalisti, Rifondazione comunista, M5S e Milano in Comune che reggevano lo striscione "Siamo tutti Barbacetto". Presente anche il giornalista Gianni Barbacetto.

Salva casa, l'assessore Tancredi: "Non si tratta di un condono"

In aula, l'intervento del consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi ha anticipato il flash mob. "Leggo nei giornali che il condono e' una sanatoria per i palazzi piu' alti di 25 metri, e questo e' il passato. Leggo ora pero' che la paura per il futuro e' quella dei ricorsi. Dall'assessore Tancredi oggi un po' di onesta: in una intervista ha detto che il provvedimento e' meritorio". Immediata la replica dell'assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi: "Non si tratta di un condono perche' in questa vicenda non c'e' nulla da condonare, si tratta di una possibile norma che va a beneficio di tutti". Quanto alla querela "non c'e' affatto una messa in discussione della liberta' di stampa, qui si tratta di un intervento a tutela della dignita' e dell'immagine dei nostri uffici che hanno operato sempre in buona fede nell'interesse della citta'".