Salva Milano, De Albertis: "Blocco dei cantieri, ci sarà drastica perdita di occupazione"

Regina De Albertis, presidente di Assimpredil Ance, in Commissione Ambiente al Senato: "Il blocco avrà conseguenze effettive sull'occupazione. Ed anche sull'offerta abitativa"

di redazione

Regina De Albertis

Milano

Salva Milano, De Albertis: "Blocco dei cantieri, ci sarà drastica perdita di occupazione"

"La situazione urbanistica ed edilizia a Milano è ormai praticamente bloccata da oltre un anno e mezzo". Così ha iniziato il suo intervento in Commissione Ambiente al Senato Regina De Albertis, Presidente Assimpredil Ance. De Albertis ha parlato dopo il sindaco Beppe Sala, in merito al disegno di legge noto come "Salva Milano" che andrebbe a sbloccare centinaia di cantieri paralizzati nel capoluogo lombardo.

A causa del blocco dell'urbanistica "Milano ha registrato negli ultimi tre anni una media annua di 10 mila notifiche preliminari di avvio cantieri, frutto di iter autorizzativi che, per interventi piu' complessi, possono durare tre o quattro anni dal momento di avvio della pratica fino all'inizio dei lavori" e "queste cantierizzazioni hanno generato ricadute significative in termini occupazionali: negli ultimi tre anni, nella sola citta' di Milano, hanno coinvolto poco piu' di 40mila lavoratori, tra operai, tecnici, impiegati e professionisti".

Il blocco, "che perdura ormai da così tanto tempo, - ha continuato - comporta che, a partire da quest'anno, si inizieranno a vedere le conseguenze effettive in termini di drastica perdita di occupazione. Come abbiamo gia' visto nella recente storia del nostro Paese, il blocco occupazionale portera' poi alla progressiva estinzione di un modello di realta' imprenditoriali e artigianali che rappresentano il nervo della nostra economia". "Saranno proprio le imprese storiche e ben organizzate a non riuscire a tenere il passo in un settore fermo"

I rischi anche sull'offerta abitativa

La presidente di Assimpredil Ance ha annotato che il blocco "riguarda anche gli interventi che non presentano alcun risvolto critico rispetto alle contestazioni sollevate dalla magistratura, ma che pure oggi sono totalmente e inspiegabilmente bloccati". Una situazione con evidenti ricadute negative. Anche "sulla offerta di abitazioni, incluse quelle di edilizia sociale. Tenete conto che la perdita dichiarata dal Comune di Milano, pari a 165 milioni di oneri di urbanizzazione nel 2024, corrisponde alla mancata costruzione di qualche migliaio di appartamenti, anche di edilizia sociale. Ma se si ferma il rilascio dei titoli edilizi, come sta avvenendo da parecchi mesi, l’offerta di case nuove, e di case sociali, sarà ridotta a numeri assai limitati, se non azzerata, a fronte di una domanda che continua a essere molto forte. E questo andrà a riflettersi in modo ancora più significativo sull’aumento dei prezzi di vendita".

De Albertis: "Milano, macchina amministrativa al collasso"

Per De Albertis anche la macchina amministrativa, "già in estrema difficoltà operativa da anni, è ormai al collasso. Funzionari competenti lasciano il Comune per scegliere altre occupazioni lavorative, bandi di assunzione che vanno deserti, con la conseguenza di vedere ormai sguarnite posizioni di responsabilità che nessuno vuole più ricoprire".

Quindi le conclusioni: "In questo quadro, serve una prima risposta urgente per sbloccare la situazione. Serve per consentire al nostro settore, che rappresenta una grande fetta del PIL nazionale, di continuare a operare. Credo che si debba poi procedere con speditezza a una revisione del sistema normativo delle costruzioni che purtroppo poggia ancora su normative antiquate, frutto di un contesto economico e sociale completamente diverso da quello che oggi stiamo vivendo e che, per questo, hanno determinato le preoccupanti conseguenze che ho detto".

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