Salva Milano, una pietra tombale sul ddl. Verso la resa dei conti a Palazzo Marino
Nuove riunioni di maggioranza in Parlamento sul futuro del ddl Salva Milano, che appare ormai pregiudicato. AVS e M5S chiedono una informativa. FdI all'attacco della maggioranza milanese
Salva Milano, una pietra tombale sul ddl. Verso la resa dei conti a Palazzo Marino
Lo stop definitivo al ddl Salva Milano in Senato, al netto di eventuali colpi di scena, giungerà settimana prossima. Se già c'erano delle perplessità nella maggioranza, dopo le inchieste giudiziarie e la decisione del comune di non appoggiare il provvedimento il centrodestra e' orientato ad affossare la norma. La prossima settimana il relatore del provvedimento Roberto Rosso di FI convochera' una riunione di maggioranza ma anche Fratelli d'Italia, con il senatore Andrea De Priamo, aveva chiesto un'ulteriore riflessione. "Ormai - spiega ad Agi una fonte di centrodestra che aveva presentato la pdl - si prevede una pietra tombale sul Salva-Milano".
Rosso (FI): "Milano ha tolto l'appoggio, è un fatto politico"
"Ci saranno nuove riunioni la prossima settimana, di commissioni e maggioranza, per valutare se e in che modo proseguire l'iter", ha detto a LaPresse Rosso, che spiega che il fatto che il Comune abbia tolto l'appoggio "è un fatto politico".
AVS e M5S chiedono una informativa sull'iter del Salva Milano
"Intervengo per chiedere informativa al governo sull'iter normativo del Salva Milano". Lo dice, in Aula alla Camera intervenendo sull'ordine dei lavori, il deputato del M5s Agostino Santillo, dopo l'inchiesta di Milano sull'Urbanistica, che ha portato agli arresti di un ex dirigente del Comune del capoluogo lombardo. "Emerge un vero sistema corruttivo, una struttura parallela a quella degli uffici comunali. Questo Salva Milano e' il momento di cestinarlo", aggiunge Santillo. Alla richiesta si unisce il gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, con il deputato Angelo Bonelli. "Anche il gruppo di Avs chiede un'informativa del governo perche' quello che e' accaduto ieri evidenzia un fatto di una gravita inaudita, e' assolutamente necessario che il governo dica la sua e venga in Parlamento, ferma restando l'autonomia dei poteri, ma il governo non puo' pensare che sia una questione che non lo riguarda", dice Bonelli.
Rabbia Fratelli d'Italia contro il Pd: verso una commissione d'inchiesta comunale?
Le ripercussioni maggiori saranno ovviamente a livello comunale. A Fratelli d'Italia non sono piaciuti per niente alcuni passaggi delle note diffusa mercoledì 5 maggio dal Pd Milano e da Elly Schlein, nelle quali i dem si soffermano sulle "rivelazioni" riguardanti "esponenti del centrodestra" che sarebbero stati in contatto con l'ex dirigente arrestato Oggioni. Il deputato milanese Marco Osnato ha parlato di sciacallaggio e lasciato intendere la possibilità di una commissione di inchiesta comunale sulle modalità di gestione degli uffici urbanistici ed edilizi negli ultimi 14 anni da parte delle "giunte e maggioranze a guida Pd".
Marcora (FdI) e la ristrutturazione degli uffici dell'urbanistica
Ma tensioni si erano già registrate a Palazzo Marino lunedì, prima della notizia degli arresti, quando il consigliere comunale Enrico Marcora aveva attaccato la maggioranza su due aspetti. Il primo: l'annuncio della deputata Pd Silvia Roggiani di possibili emendamenti al testo del ddl era già parso un "allontamento dell'opportunità del Salva Milano", con una dilatazione dei tempi non prevedibile. "Visto che il Salva Milano non va avanti, il Comune cosa ha intenzione di fare?", ha chiesto in aula Marcora. "Questo è un problema milanese, che compete a noi, dobbiamo affrontarlo con le nostre forze. E più il tempo passa, più il problema diventa drammatico. Servono serietà e determinazione, è incosciente da parte del sindaco attendere gli sviluppi degli eventi romani". Secondo punto: la riorganizzazione degli uffici dell'urbanistica con la realizzazione di due nuove strutture apicali. Ovvero Pianificazione e Programmazione servizi e Infrastrutture e Spazio pubblico. E con collocamento altrove del direttore della Rigenerazione urbana Simona Collarini. "Perchè questo è stato raccontato ai giornali ma non è mai stato spiegato in Commissione urbanistica?", ha chiesto Marcora.
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