Salvini: "Spero in una centrale nucleare a Milano"
Il vicepremier torna a ribadire la sua posizione: "Fonte di energia pulita e che guarda al futuro, spero in una centrale a Milano"
Salvini: "Spero in una centrale nucleare a Milano"
Spero che alle 56 centrali nucleari oggi in costruzione in Europa se ne aggiunga una 57esima" in Italia "e io da milanese ho detto di farla a Milano perché sono assolutamente convinto che sia una fonte pulita e che guarda al futuro". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, durante l'evento 'L'Italia dei Sì 2023-2032' al Mind, Milan Innovation District, nell'ex area Expo di Rho.
Bonelli (Verdi e Sinistra): "Nuclare, ennesima supercazzola di Salvini"
"E' l'ennesima e seriale supercazzola di Matteo Salvini che dice di volere la centrale nucleare a Milano. E' impressionante le sciocchezze che questo ministro riesce a inanellare ogni giorno. Propongo a Salvini un confronto pubblico a Milano, in piazza Duomo, davanti ai milanesi per spiegare come sia possibile, o meglio impossibile, realizzare una centrale nucleare a Milano e quali siano i costi a carico della collettività". Così in una nota il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.
"ln Francia -ricorda- la costruzione di una centrale di terza generazione a Flammanville, avviata nel 2006, non è ancora terminata, con costi lievitati da 3,7 miliardi a 20 miliardi di euro. Il costo dell'energia nella centrale di Hinkley point in Inghilterra è stato fissato in 121 euro/Mwh mentre per il gas oggi il prezzo è a 34 euro/Mwh: il nucleare costa 4 volte di più. Quello che vuole fare Salvini e' mettere le mani nelle tasche degli italiani per non puntare sulle rinnovabili e sull'efficienza energetica." "Lui che si lamenta dello strapotere dei cinesi dovrebbe sapere che il suo governo sta consentendo la vendita della fabbrica più importante e più grande d'Europa che produce pannelli fotovoltaici bifacciali la 3Sun di Catania di proprietà al 100% Enel. Indovinate a chi vogliono vendere: agli inglesi", conclude Bonelli.