San Siro, il Tar dichiara inammissibile il ricorso del Comune di Milano

Il Tar della Lombardia ha confermato l'esistenza di un vincolo culturale sullo stadio San Siro. La Lega chiede un consiglio comunale straordinario

Redazione
Milano

San Siro, il Tar dichiara inammissibile il ricorso del Comune di Milano

 Il Tar della Lombardia ha confermato l'esistenza di un vincolo culturale sullo stadio San Siro. I giudici hanno dichiarato "inammissibile" il ricorso presentato dal Comune di Milano per ottenere l'annullamento dei pareri positivi della Soprintendenza Archeologia Belle Arti per la Citta' Metropolitana di Milano, formulato il 26 luglio 2023, e della Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale relativi all'esistenza dell'"interesse culturale".

Il tema del secondo anello

I pareri erano relativi all'esistenza dell'interesse culturale per il secondo anello che 'compira'' 70 anni nel 2025 prima della "prevista fase di demolizione". Il ricorso riguardava anche la dichiarazione da parte della Soprintendenza che aveva qualificato la tribuna ovest dello stadio come "archivio esposto". I giudici, presieduti da Marco Bignami, spiegano che "il ricorso e' in parte inammissibile per difetto di interesse e in parte per difetto di giurisdizione". Quanto al primo aspetto, in sostanza il Comune non poteva presentare ricorso contro quello che e' 'solo' "un esame anticipato dell'interesse culturale, nella consapevolezza che il secondo anello non ha ancora raggiunto il requisito di vetusta' previsto dalla legge".

Il parere "facoltativo" della Soprintendenza

La Soprintendenza e il Segretariato Regionale hanno espresso un parere "facoltativo", rimandando a una "futura verifica" ed esprimendo "un orientamento preventivo sulla base di un'istruttoria del tutto limitata di natura documentale".  Il che significa, e' l'argomento del Tar, che Palazzo Marino non era 'danneggiata' da quello che era soltanto un parere e quindi non poteva portare avanti un contenzioso in questa fase. Il difetto di giurisdizione si riferisce solo al tema dell'archivio esposto nella tribuna ovest per le targhe ed epigrafi "che documentano i successi nazionali e internazionali di Inter e Milan". A occuparsene, dice il Tar, deve essere il giudice ordinario e non quello amministrativo "perche' la controversia attiene alla titolarita' dell'archivio" che secondo il Comune e' dell'Inter e del Milan e secondo la Soprintendenza e il Segretariato e' pubblico.

San Siro, la Lega chiede la convocazione di un consiglio straordinario

"Chiediamo che venga al più presto convocato un Consiglio Comunale straordinario per affrontare in modo compiuto e definitivo la questione dello Stadio Meazza". La richiesta è del capogruppo della Lega a palazzo Marino Samuele Piscina, che paventa l'abbandono delle società di San Siro dopo lo stop del Tar al Comune che si opponeva al vincolo imposto dalla Soprintendenza

De Chirico (Forza Italia): "San Siro sia al centro di una più ampia rigenerazione"

 "Era assolutamente prevedibile che il ricorso presentato dal Comune di Milano sarebbe stato respinto e per questo motivo, con l'architetto Fenyves e ARCO Associati, lo scorso dicembre abbiamo presentato il nostro progetto di riqualificazione al sindaco, alla sovrintendente e all'assessore Tancredi, poi il 31 gennaio alla città e da lì si è riattivato il dibattito intorno alla riqualificazione dello stadio San Siro. Ora aspettiamo che a giugno WeBuild presenti il progetto realizzato sulla base delle indicazioni di Milan e Inter. Il mio auspicio è sempre stato quello che lo stadio, nuovo o riqualificato, fosse posto al centro della più ampia rigenerazione dei quartieri dell'Ovest Milano. In quest'ottica spero che quanto prima si riattivi il comparto dell'edilizia perché ciò che sta avvenendo sta bloccando qualsiasi investimento privato nella nostra città". Lo dichiara Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia.

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