San Siro, nulla di fatto nel nuovo incontro tra sindaco, Inter e Milan
Incontro a Palazzo Marino tra il sindaco Sala e rappresentanti di Milan e Inter: le parti si sono aggiornate a mercoledì sera. Il documento atteso dal Comune non è ancora pronto
San Siro, nulla di fatto nel nuovo incontro tra sindaco, Inter e Milan
Fumata nera nell'incontro tenutosi a Palazzo Marino lunedì 10 marzo tra il sindaco di Milano Beppe Sala, Inter e Milan. I due club non hanno ancora consegnato il documento atteso in Comune con l'offerta per l'acquisto di San Siro e delle aree. L'incontro è è durato circa mezz'ora. Non c'è stato nessun accordo tra i club sui punti del documento su cui stanno ancora discutendo, quindi il sindaco Sala ha chiesto un aggiornamento tra 48 ore. Il prossimo incontro dovrebbe svolgersi mercoledì sera. Le divergenze principali durante l’ultima revisione del documento negli Stati Uniti riguarderebbero perplessità sulla clausola relativa all’eventuale ritiro di uno dei due club. Il dibattito non è tanto sul principio in sé, quanto sulla necessità di specificare nel dettaglio le possibili conseguenze.
Sala: "Milan e Inter discutono di clausole ma sono abbastanza fiducioso"
Oggi Sala è tornato sull'incontro di ieri: "I club non hanno problemi o differenze sulla proposta da fare al Comune rispetto alla quale hanno raggiunto un accordo - ha rimarcato Sala a margine del Forum del Welfare -. Stanno discutendo di clausole che riguardano i rapporti tra loro, perché è chiaro che si tratta di un'operazione lunga, che durerà anni quindi devono avere cura a capire come regolamentare eventuali punti di blocco o disaccordo". "Sono abbastanza fiducioso e li rivedo domani - ha spiegato ancora -. Non c'è nessun tipo di ultimatum ma gli ho spiegato che noi dobbiamo procedere se vogliamo confermare i tempi che ci eravamo dati. Tempi che sono confermati", al momento.
Ieri il ministro Salvini ha parlato del fatto che sta ragionando con il ministro Abodi su una legge di commissariamento degli stadi. "Non so a cosa si riferisce, c'è una legge stadi che può essere applicata e dice per esempio che si può andare a trattativa diretta con gli interessati - ha detto il sindaco -. Quello che noi abbiamo deciso è che una eventuale trattativa diretta con i club deve essere preceduta da un bando pubblico. Quindi in teoria e spero anche in pratica cosa deve succedere? Che le squadre ci consegnano un documento comune, noi procediamo a un bando pubblico, rapido di una trentina di giorni, poi possiamo andare a trattativa diretta con i club per rifinire i rapporti". "La legge stadi già dice molto e non credo quindi che serva qualcosa di più", ha concluso