San Siro, Milan e Inter avvertono Sala: "Sceglieremo la soluzione più rapida"
Nuovo stadio, per Paolo Scaroni (Milan) e Alessandro Antonello (Inter) l'ipotesi Sesto San Giovanni non è una "pistola scarica"
San Siro, Scaroni: "Sceglieremo la soluzione più rapida"
"Sposeremo il progetto con i tempi di realizzazione più brevi, c'è urgenza di un nuovo stadio. Se altrove i tempi si restringessero, è una soluzione che ci piacerebbe di più di un San Siro tra cinque anni": così il presidente del Milan Paolo Scaroni fotografa l'attuale situazione relativa al futuro dell'impianto del club rossonero e dell'Inter. Scaroni è intervenuto assieme ad Alessandro Antonello, Chief Executive Officer dei nerazzurri a "Tutti convocati" su Radio24, per fare il punto sul percorso burocratico e sul confronto con le istituzioni. Il giorno scelto dai conduttori Carlo Genta e Giovanni Capuano per parlarne non è casuale: esattamente mille giorni fa Milan e Inter presentavano il primo studio di fattibilità per il nuovo San Siro. Sia Scaroni che Antonello speravano che oggi l'iter sarebbe stato molto più avanzato. Ma così non è. E la possibilità di valutare la realizzazione dell'impianto altrove, magari a Sesto San Giovanni, non è giudicata una "pistola scarica" dai due dirigenti ma una opportunità concreta.
Ha continuato Scaroni: "Mi aspettavo che qui a Milano saremmo stati piu celeri. Questa è la città del fare e del darsi da fare. Mi aspettavo che ci fosse unità di intenti per accelerare sul progetto ma così non è stato".
"Siamo partiti con tanto entusiasmo, ma consapevoli che purtroppo il sistema Italia non aiuta nella realizzazione delle grandi infrastrutture, in particolare sportive. Nonostante ci siamo applicati con la legge stadi i tempi si sono allungati oltre il dovuto".
Milan e Inter: "Lo stadio è il primo strumento per avere successo in Europa"
Scaroni ha confermato che Milan e Inter condividono la medesima visione "perchè abbiamo le stesse ambizioni di avere un ruolo di primo piano a livello europeo. Vogliamo gli strumenti per raggiungere tali ambizioni e lo stadio è il primo ingrediente per avere successo. Capisco i nostalgici ma la vita va avanti e Milano deve restare all'avaguardia". Ed ancora: "San Siro è iconico perchè è lo stadio in cui Milan e Inter hanno ottenuto i loro risultati sportivi, non è iconico di per sé. Se le due squadre giocassero altrove, il nuovo stadio diverrebbe nel tempo altrettanto iconico".
Antonello: "Altrove in mille giorni l'opera sarebbe già quasi conclusa"
Sullo stallo creatosi a livello politico, Antonello commenta: "Da imprenditore non mi interessa entrare nei meandri della politica, vogliamo seguire le regole ma vogliamo che queste si accompagnino a tempi certi di esecuzione. L'incertezza è la cosa peggiore per gli investitori. Il dibattito pubblico? E' una fase fondamentale di trasparenza e vogliamo affrontarlo, ma i tempi sono divenuti lunghissimi: in tre anni altrove un'opera del genere sarebbe ormai quasi conclusa".
Scaroni puntualizza: "Nel dibattito pubblico il progetto è sempre rimasto di Milan e Inter, non è mai divenuto il progetto della politica milanese, dell'Amministrazione o dell'opposizione. Ma il nuovo stadio non è qualcosa per noi ma per Milano, vorremmo coinvolgere tutti in un progetto bello per la nostra città".
"Sesto non è un'opzione a salve"
E però, di fronte ai tempi di burocrazia e politica, l'ipotesi Sesto San Giovanni resta ben salda sul tavolo. Così Antonello: "Per progetti di tale importanza bisogna sempre avere dei piani alternativi". Il dirigente nerazzurro concorda con Scaroni nel ritenere che "la cosa principale è raggiungere l'obiettivo di un nuovo stadio nei tempi più brevi possibili. Sesto non è un'opzione a salve. Stiamo studiamo e valutando e quando avremo tutti gli elementi prenderemo una decisione. Le opportunità ci sono e vanno valutate tecnicamente".
Scaroni: "Progetto non ancora pronto? Presenteremo tutto quello che il Comune ci chiederà"
Proprio oggi il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha detto che Milan e Inter non hanno ancora presentato il progetto a Palazzo Marino. Scaroni spiega: "Il progetto è stato modificato dopo la delibera di Giunta di novembre. Presenteremo tutto quello che il Comune ci chiederà, spero in tempi brevi"