Sanità lombarda, Vangi (Cgil): bisogna investire subito sul personale

Monica Vangi della segreteria Cgil Lombardia, sulla riforma della sanità lombarda: “Senza investimenti sul personale non andiamo da nessuna parte"

Milano
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Sanità lombarda, Vangi (Cgil): bisogna investire subito sul personale

(IMPRESE-LAVORO) Milano -  Fatta la legge (della sanità lombarda) ora bisogna scalare una montagna. E le perplessità non mancano. Dal fronte sindacale l’insoddisfazione è palpabile e riemerge il timore che, ”la carenza degli organici nel pubblico (impegnato pancia a terra nella campagna contro il Covid,) diventi il pretesto per affidarsi ai privati”, spiega Monica Vangi della segreteria Cgil Lombardia, che aggiunge: “Senza investimenti sul personale non andiamo da nessuna parte”.

“Anche il modello di governance lascia a desiderare – prosegue la sindacalista – e poi senza investimenti sul personale non si va da nessuna parte. Non va dimenticato che in Regione, in questi ultimi anni, prima hanno smantellato la rete territoriale e ora la vogliono ricostruire con le case di comunità, ma cosa ci mettiamo dentro? Come ho detto il rischio vero è che tutto questo si trasformi in un regalo ai privati”, conclude Monica Vangi

La partita da giocare è complessa e se per medici e infermieri l’incertezza regna sovrana, per Regione Lombardia le previsioni del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza prevedono (per le 203 Case della Comunità, i 60 Ospedali di Comunità e le 101 Centrali Operative Territoriali) investimenti per 1,5 miliardi. Ma non ci sono medici e infermieri a sufficienza e spetterà all’assessore Letizia Moratti risolvere il rebus. Sui tempi, entro 90 giorni è prevista l’istituzione dei distretti con la nomina dei direttori e l’istituzione dei Dipartimenti di cure primarie e dei dipartimenti funzionali di prevenzione. Entro 6 mesi dall’istituzione dei distretti verranno realizzate le Centrali Operative Territoriali. Ospedali e Case di Comunità verranno realizzate per il 40% entro il 2022, per il 30% entro il 2023 e il restante 30% entro il 2024. Entro 6 mesi dall’approvazione della legge dovrebbe nascere anche il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive. Il completamento del potenziamento di tutta la rete territoriale è previsto in tre anni. Ma una prima verifica, tra un anno o poco più, cadrà in piena campagna elettorale e potrebbe costare cara al centrodestra lombardo.