Sardegna, albergo in un parco naturale: anche Scavuzzo nella cooperativa

Fa discutere il progetto della cooperativa milanese Il Quinto Elemento che vorrebbe costruire un hotel con piscina e ristorante in un parco naturale sardo

Milano
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Sardegna, albergo in un parco naturale: anche Scavuzzo nella cooperativa

In un articolo apparso su ilfattoquotidiano.it il 10 agosto a firma di Luigi Franco si legge di un discusso e discutibile progetto per la realizzazione di un albergo nel parco naturale a punta Giglio la cui destinazione d’uso sarebbe “semplice foresteria”, nonostante si preveda la costruzione di un hotel a tutti gli effetti con anche piscina e ristorante. . Ma questa area è tutelata dal punto di vista ambientale da una serie di vincoli. Stando a quanto riportato nell’articolo, fra i nomi delle persone che partecipano alla cooperativa Il Quinto elemento che tre anni fa ha vinto un bando dell’Agenzia del Demanio per il recupero a fini turistici di una piccola caserma dismessa proprio in quell’area ci sarebbero quello della vicesindaco Anna Scavuzzo, di Matteo Mangili ex membro della segreteria metropolitana di Milano e Doris Zaccaria ex presidente del consiglio di Municipio 6. Tre figure legate al Pd meneghino.

"Proprio al periodo del bando del 2017 va fatto risalire il peccato originale di questa storia”, si legge su IlFatto. Il bando – prosegue l’articolo - puntava al ‘recupero e riuso di immobili pubblici situati lungo cammini storico-religiosi e ciclovie per farne servizi al viaggiatore lento e di animazione sociale e culturale degli itinerari scelti’. Il recupero a fini turistici dell’ex casermetta di Punta Giglio si inserisce in quest’ambito “realizzando – spiega l’articolo - quello che per la cooperativa non è un albergo, bensì un “rifugio di mare”, una sorta di foresteria all’interno di un ecomuseo”.

L’area però è soggetta a vincoli ambientali dal momento che è all’interno del Parco naturale regionale di Porto Conte, è un Sito di importanza comunitaria e una Zona di protezione speciale a tutela delle rotte migratorie dell’avifauna. Non solo: la casermetta sarebbe in una zona in cui si può fare ben poco in base al PGT di Alghero.

Secondo IlFatto “nel luglio del 2017 il sindaco di Alghero, che in quel periodo è Mario Bruno del Pd, sigla un accordo con il Demanio impegnando il comune ad attivare ‘le opportune procedure amministrative di adeguamento urbanistico’ e a richiedere le autorizzazioni alle altre amministrazioni competenti in materia di pianificazione territoriale e di tutela.” Il bando viene pubblicato e nel 2018 se lo aggiudica la cooperativa milanese, nata proprio per partecipare alla gara. Una coincidenza destinata a far sorgere dubbi e domande.