Sardegna, Sala: "Per vincere a livello nazionale serve un centro-sinistra"

Giuseppe Sala commenta l'esito delle elezioni in Sardegna, sottolineando l'importanza di un centro per vincere e guardando alle elezioni europee

Redazione
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Giuseppe Sala
Milano

Sardegna, Sala: "Per vincere a livello nazionale serve un centro-sinistra"

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, offre una valutazione critica sull'esito delle elezioni in Sardegna con uno sguardo sulle prospettive future: "Il voto manifesta le contraddizioni all'interno del centro-destra, ma non illudiamoci troppo, hanno sempre dimostrato, al momento giusto, di riuscire a trovare una sintesi per vincere. Tuttavia c'è un chiaro sconfitto: Matteo Salvini". Sala prosegue evidenziando il crollo della Lega e la perdita di un governatore, nonché il sospetto di aver causato la perdita della sua coalizione attraverso il voto disgiunto. "Il centro-sinistra ne esce bene, forse più Elly Schlein che il M5S, il quale ha espresso sì la candidata, ma non ha ottenuto percentuali elettorali come forse si attendeva. Però non bisogna dimenticare che senza il voto disgiunto non si sarebbe vinto. Quindi? Quindi per vincere, soprattutto a livello nazionale, serve essere centro-sinistra, serve cioè avere un centro" sostiene il sindaco. 

Sala: "Le Europee più importanti della storia dell'Ue"

Tuttavia, Sala ritiene che il centro da solo non porta a nessuna parte. "L'ho detto più volte e lo ripeto: il centro è un'idea politica che non è allineata con i tempi che viviamo. Ci si può sentire più di centro, moderati, o comunque ci si voglia definire, ma stando all'interno dello spazio politico del centro-sinistra. Un moderato non può stare dall'altra parte, ovvero in compagnia di componenti che continuano a strizzare l'occhio a Putin o che non prendono radicalmente le distanze dai nostalgici del fascismo". Inoltre, Sala cita la sua partecipazione alla Leopolda nel 2021 come un chiaro segno del suo impegno nel sostenere il centro-sinistra come unica via possibile. "Per cui ora concentriamoci sulle Europee, senza però perdere la volontà di guardare nel lungo periodo. Le Europee non possono diventare una sorta di test sui leader o sulle leader dei singoli partiti. Sono probabilmente le elezioni più importanti della storia elettorale UE. Pensiamo piuttosto a chi mandiamo a Bruxelles". Il sindaco sottolinea così l'importanza del merito anche in politica, citando la storia personale di Alessandra Todde come un elemento che gioca a suo favore e che ha contribuito a guadagnarsi la fiducia degli elettori.