Sciopero Movibus il 31 gennaio: disagi nei trasporti a Milano e hinterland
Venerdì 31 gennaio si è aperto con lo sciopero di 24 ore dei bus gestiti dalla compagnia Movibus, iniziato dalla mezzanotte. L’agitazione, organizzata dal sindacato Osr Usb Lavoro Privato
Movibus
Sciopero Movibus il 31 gennaio: disagi nei trasporti a Milano e hinterland
Venerdì 31 gennaio si è aperto con lo sciopero di 24 ore dei bus gestiti dalla compagnia Movibus, iniziato dalla mezzanotte. L’agitazione, organizzata dal sindacato Osr Usb Lavoro Privato, è stata annunciata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. A Milano e nei comuni dell’hinterland, si prevede una giornata di disagi per chi utilizza i mezzi pubblici, con l’effetto che dipenderà dalle adesioni dei lavoratori.
Movibus ha garantito alcune fasce orarie in cui il servizio sarà regolare, mentre in altre gli utenti potrebbero dover affrontare maggiori disagi. I conducenti dei bus incroceranno le braccia dall'inizio del servizio fino alle 5:30, per poi riprendere lo sciopero dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 15:30 fino al termine del servizio. Saranno dunque garantite le corse con partenza tra le 5:30 e le 8:30, e tra le 12:30 e le 15:30. Diversamente, operai e impiegati di Movibus potrebbero astenersi dal lavoro per l’intera giornata.
Le motivazioni dello sciopero: le richieste del personale Movibus
Il sindacato Osr Usb Lavoro Privato ha avanzato diverse rivendicazioni alla base della protesta. Tra i punti principali, le criticità legate alle turnazioni scolastiche per il 2024/2025, la richiesta di un’indennità per i turni spezzati, l’adeguamento del valore del ticket restaurant, e l’incremento di turni a unica ripresa limitati a sette ore giornaliere.
Il personale Movibus chiede inoltre la rimodulazione dei parametri di ingresso per i lavoratori già in servizio, con l'eliminazione del parametro di ingresso 140, una revisione del Piano di distribuzione dei risultati (Pdr), turni agevolati per i lavoratori con alta anzianità, e l’indennizzo per i ritardi al di fuori del nastro lavorativo. Tra le richieste c’è anche l’eliminazione della terza ripresa, oppure un aumento dell’indennità prevista, insieme a miglioramenti riguardanti la velocità commerciale.
Movibus: rete di collegamenti e impatto dello sciopero
Movibus, con sede a San Vittore Olona, copre un ampio bacino di utenza tra Milano e l’hinterland, gestendo 25 autolinee interurbane e un servizio di trasporto a chiamata. La rete di Movibus include circa 900 fermate, con interscambi strategici con il trasporto ferroviario e la metropolitana di Milano (M1 e M2). I comuni serviti comprendono 41 località, tra cui Legnano, Rho, Parabiago, Magenta, Settimo Milanese e Lainate, per un bacino di utenza che supera i 500mila abitanti, esclusa la città di Milano.
Lo sciopero rischia quindi di avere un impatto significativo sui collegamenti e sulla mobilità dei cittadini, soprattutto in considerazione della vasta area coperta dal servizio Movibus e della sua integrazione con altri sistemi di trasporto.
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