Scuola chiusa per Ramadan, Delpini: "Provvedimento legittimo"
Scuola di Pioltello chiusa per Ramadan, l'arcivescovo Delpini: "Provvedimento legittimo". La Diocesi di Milano: "Una bella iniziativa"
Delpini: "Pioltello, provvedimento legittimo dalla scuola"
"Penso che sulla questione ci sia gia' stato il commento del nostro incaricato, quindi, mi pare che non sia il caso di fare diventare una cosa cosi' grande, soprattutto quando e' un provvedimento, credo legittimo, di una scuola". A dirlo e' l'Arcivescovo di Milano, Mario Enrico Delpini, a margine della mostra fotografica 'Il Senso della vita' che ripercorre le tappe della vita di Padre Ambrosoli sul caso della scuola di Pioltello che restera' chiusa l'ultimo giorno di Ramadan per andare incontro alle esigenze delle famiglie di fede musulmana. "Penso che sia una delle cose piu' importanti di una vita, la religione. Adesso io non so com'e' il regolamento delle scuole, penso - ha continuato - che se sospendono la scuola anche per Carnevale pero' non ero la' a deliberare, non so".
Diocesi Milano plaude a scuola Pioltello: favorisce il dialogo
La diocesi di Milano plaude alla iniziativa della scuola di Pioltello che chiuderà l'ultimo giorno di Ramadan. Roberto Pagani, diacono permanente che dal 2013 è responsabile del Servizio ecumenismo e dialogo interreligioso della Diocesi di Milano, dice a Famiglia Cristiana: "Siamo a favore di questo gesto. Di più: come i musulmani in Italia condividono e festeggiano insieme a noi cattolici il Natale e la Pasqua, trovo bello che un'iniziativa di dialogo interreligioso parta da una scuola, che si fa promotrice della creazione di un ponte tra giovani che a casa vivono fedi differenti. Dalle parole del preside lette in questi giorni noto che c'è un lavoro dietro la scelta che punta ad aiutare i ragazzi a conoscere la cultura e la religiose di loro compagni di banco. Se non prendiamo la strada della conoscenza reciproca e del rispetto, gli integralisti diventiamo noi".
Scuola di Pioltello, Valditara: una questione di regole
Il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha dichiarato che l'Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, quale organo del Ministero, sta conducendo delle verifiche riguardo al caso dell'Istituto Comprensivo Iqbal Masih di Pioltello, situato nel Milanese. Questa scuola ha deciso di istituire un giorno di vacanza in occasione della fine del Ramadan. Valditara ha spiegato che "si sta verificando se la delibera - con la quale la scuola ha scelto di chiudere in occasione della fine del Ramadan - è stata motivata", poichè le deroghe al calendario regionale devono essere sempre supportate da ragioni valide. Inoltre, si sta valutando se tale deroga corrisponde effettivamente a esigenze didattiche connesse al piano dell'offerta formativa. Successivamente, l'Ufficio Scolastico Regionale procederà con le valutazioni necessarie. "E' un problema di rispetto della legge e delle regole".
Pioltello, lo striscione della 'Rete dei patrioti': "Scuola italiana mai musulmana"
I militanti del Nucleo autonomo mobile (Nam), comunita' attiva sul territorio della Martesana e aderente alla Rete dei Patrioti, ha affisso uno striscione a Pioltello contro la scelta della Scuola Media Statale Iqbal Masih di chiudere il 10 aprile per celebrare la fine del Ramadan. La notizia e' riportata sulla pagina Facebook "Rete dei Patrioti" dove viene argomentato che "e' assolutamente inaccettabile che gli alunni di una scuola italiana debbano essere costretti a perdere un giorno di scuola per consentire la celebrazione di una festivita' totalmente estranea alla nostra cultura e alla nostra tradizione. Un episodio gravissimo, che si pone purtroppo in continuita' con un processo di cedimento continuo all'islamizzazione che avviene in diverse parti d'Italia, ma che a Pioltello e in tanti altri centri dell'hinterland milanese si pone in tutta la sua drammaticita'. Se e' cosi' importante per le istituzioni il mantenimento e la difesa delle tradizioni degli alunni di fede islamica, si istituiscano allora classi separate che consentano agli alunni italiani di non subire i frutti malsani della colonizzazione islamica e agli alunni di fede islamica di rispettare legittimamente le proprie tradizioni religiose. Sapendo, pero', di vivere in un Paese che queste tradizioni le tollera nella sfera privata, ma non accettera' mai che si sostituiscano alle proprie nella sfera pubblica".